Con un tasso di crescita annuo del 7,1%, il mercato del sonno raggiungerà un valore di 162,5 miliardi di dollari entro il 2030.
Il mercato del sonno potrebbe raggiungere un valore globale di 162,5 miliardi di dollari entro il 2030, dopo aver generato un giro di affari di 78,7 miliardi di dollari nel 2019 per la realizzazione e la distribuzione di prodotti e servizi che aiutano a dormire.
Secondo la società P&S Intelligence, specializzata nelle ricerche di mercato, il settore potrà contare su un tasso di crescita annuale del 7,1% dal 2020 al 2030, garantendo un aumento costante dei fatturati nei prossimi 10 anni.
Il mercato del sonno varrà $163,5 miliardi nel 2030
Tra i principali dispositivi che determinano un CAGR (Compound Annual Growth Rate) così elevato, troviamo tutti gli strumenti di monitoraggio del sonno, a causa in primis dell’aumento dell’età media globale e, di conseguenza, della creazione di nuove strutture sanitarie.
Non solo. È in crescita anche l’acquisto di questi device portatili all’interno delle abitazioni private per il controllo delle apnee notturne, uno dei maggiori disturbi del sonno in tutto il mondo insieme all’insonnia.
A incidere è in modo particolare lo stress causato da uno stile di vita poco salubre che coinvolge sempre più persone nel pianeta, le quali devono ricorrere ad ausili artificiali per garantire a sé stessi un numero minimo di ore di riposo.
Quali opportunità nel settore?
L’aumento di tali problematiche sta permettendo quindi alle aziende che operano nella produzione di materassi e cuscini, farmaci e altre apparecchiature tecnologiche, di incrementare i propri ricavi anche in un momento di crisi come questo che stiamo vivendo.
Secondo diversi studi scientifici anche la pandemia di Covid-19 sta giocando un ruolo importante nei disturbi del sonno, a causa della tensione e dell’ansia che arreca agli individui.
La contrazione economica generale potrebbe non solo non riguardare questo settore, ma le società coinvolte potrebbero addirittura trarre beneficio dal coronavirus e i suoi effetti.
Disturbi del sonno: la situazione in Italia
Come rivelato da uno studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità nelle scorse settimane, neanche l’Italia è esente da queste problematiche.
Nel report diffuso dall’Iss si può leggere come, nel nostro Paese, una persona su tre dorme una quantità insufficiente di ore, mentre una su sette dichiara una qualità insoddisfacente del sonno.
L’organizzazione scientifica riporta come nella maggior parte dei casi le criticità siano più frequenti in caso di anziani e soggetti con un inferiore livello socioeconomico, oltre a riguardare i fumatori.
I dati citati confermano quindi una prospettiva positiva per le compagnie già appartenenti al business del sonno. Inoltre, tali numeri delineano un settore di notevole interesse per chi è alla ricerca di nuove opportunità di business.
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