Il messaggio pessimista di Ford sull’economia globale

Violetta Silvestri

20/09/2022

Il colosso automobilistico Ford lancia avvertimenti poco incoraggianti sulla ripresa economica: cosa prevede e perché l’orizzonte si sta facendo più cupo.

Il messaggio pessimista di Ford sull’economia globale

Previsioni sempre più cupe per l’economia globale.

Ford è l’ultima grande azienda a citare pressioni economiche sempre più gravi in corso o in arrivo, che rendono difficile pianificare guadagni e ripresa piena del business.

Da FedEx a General Electric fino a McDonald’s, i grandi gruppi puntano a una domanda debole, a ostacoli ostinati nella catena di approvvigionamento e alla crescente possibilità di una recessione.

Con l’allarme lanciato da Ford, il settore auto vede allontanarsi la strada del rilancio dopo i blocchi Covid.

Per Ford l’inflazione costerà $4 miliardi nell’anno

Ford Motor ha affermato che l’inflazione sta spingendo i costi dei fornitori di $1 miliardo in più rispetto alle attese nel trimestre in corso, unendosi così al coro delle principali società in allerta per le sfide macro che si stanno diffondendo nell’economia.

La casa automobilistica prevede utili rettificati, prima di interessi e tasse, compresi tra $1,4 miliardi e $1,7 miliardi quando riporterà i risultati il ​​mese prossimo.

La stima preliminare è ben al di sotto dei 3,7 miliardi di dollari di EBIT rettificato che Ford ha registrato lo scorso trimestre e dei 3 miliardi di dollari guadagnati un anno fa.

Ford ha avvertito di aspettarsi costi delle materie prime in aumento di $4 miliardi per l’anno e ha aggiunto che il management stava lavorando per capire come compensare l’onere elevato dei costi.

Inoltre, la carenza di parti chiave manterrà alto il numero di veicoli semi-completati in inventario. Negli ultimi due anni le case automobilistiche hanno dovuto affrontare una serie di problemi legati alla catena di approvvigionamento, che hanno ripetutamente ritardato la produzione di veicoli, spesso a causa della mancanza di semiconduttori.

Gli ultimi commenti di Ford fanno eco a quelli della rivale General Motors, che a luglio ha affermato che stava cercando di ridurre il suo inventario di veicoli parzialmente completati, che si era gonfiato a causa delle scarse forniture di chip.

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