Il sondaggio di Money.it: di fronte alla forte ondata migratoria e dopo la strage di Cutro, di chi è la colpa per questa nuova emergenza immigrazione in Italia?
Migranti, sbarchi triplicati: di chi è la colpa? Questo è stato il sondaggio che Money.it vuole proporre ai suoi lettori alla luce delle forti polemiche generate dalla strage di Cutro, con il governo Meloni che ora ha puntato il dito contro i mercenari russi del gruppo Wagner accusati di essere i responsabili delle partenze dalla parte orientale della Libia, quella comandata dal generale Khalifa Haftar autentico ras della Cirenaica.
SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI
I numeri dell’immigrazione in Italia sono da record: stando ai dati snocciolati dal Viminale, da inizio anno al 13 marzo sono state 20.017 le persone sbarcate sulle nostre coste, più del triplo rispetto al 2022 quando nello stesso periodo ne sono arrivate 6.152.
Per quanto riguarda la nazionalità degli immigrati arrivati in Italia dall’inizio dell’anno, in testa c’è la Costa d’Avorio con 2.410 persone con poi Guinea e Bangladesh a seguire rispettivamente con 2.380 e 1.506 migranti.
Numeri questi che si riferiscono alle persone che sono state identificate e poi portate nei vari centri di accoglienza - quello di Lampedusa sarebbe nuovamente vicino al collasso avendo al suo interno 3.000 ospiti a fronte di una capienza di 400 - ma che non comprendono quelle dei cosiddetti “sbarchi fantasma” e chi entra in Italia attraverso la frontiera friulana seguendo la rotta balcanica.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire di chi possa essere la colpa per questa nuova emergenza immigrazione in Italia.
Crisi migranti in Italia: il sondaggio
Questo sondaggio di Money.it è arrivato nel momento in cui il governo italiano sta accusando il gruppo Wagner - mercenari russi da anni in Libia al fianco del generale Haftar - di essere responsabile delle partenze e di usare i migranti per destabilizzare l’Italia e l’Europa.
Una responsabilità che la scorsa estate, prima delle elezioni, sarebbe stata accertata anche da un rapporto dei nostri servizi segreti, anche se le partenze verso l’Italia non avvengono solo dalla Libia, ma anche dalla Turchia (vedi il barcone di Cutro) e dalla Tunisia.
Inoltre Giorgia Meloni, al pari del suo vice Matteo Salvini, da sempre ha picchiato duro sul tema dell’immigrazione, con la presidente del Consiglio che in campagna elettorale ha promesso subito un blocco navale che ancora non si riesce bene a capire come potrebbe essere applicato.
Al pari degli scorsi governi, anche questo targato centrodestra sembrerebbe essere così inerme di fronte ai massicci flussi migratori verso le nostre coste, anche perché l’Europa continua a essere sostanzialmente immobile essendo bloccata dai vari veti che impediscono una revisione del Regolamento di Dublino o il licenziamento di un più efficace meccanismo di distribuzione dei migranti tra i Paesi dell’Unione.
Di certo l’attuale situazione internazionale non sta aiutando l’Italia, con l’immigrazione che da sempre è un fenomeno troppo complesso per essere affrontato da un solo Paese: a riguardo, ogni tentativo dell’Onu di aprire un tavolo di discussione sul tema finora è finito lungo un binario morto.
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