Cosa si rischia in caso di rinuncia all’assegnazione del posto in altra provincia con la domanda di mini call veloce? Gli aspiranti rinunciano anche alla supplenza. Ecco nuove regole e sanzioni.
La procedura per la domanda di mini call veloce sostegno 2024 ha preso il via alle ore 14.00 del 23 agosto e gli aspiranti avranno tempo per candidarsi in una provincia diversa da quella in cui sono iscritti nella prima fascia delle Gps fino alle 13.59 di lunedì 26 agosto. Ma una volta prodotta la domanda per la mini call veloce e ottenuto il contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo quali sono le sanzioni in caso di rinuncia? Cosa si rischia?
La mini call veloce anche per il 2024 permette a coloro che hanno conseguito la specializzazione sul sostegno, e che sono inseriti nella prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze, di ottenere un incarico a tempo determinato finalizzato al ruolo in un’altra provincia che non sia quella di iscrizione nelle Gps e in altra regione per i posti residui rimasti vacanti al termine delle nomine in ruolo ordinarie.
Inoltrare l’istanza di mini call veloce per il sostegno in altra provincia non equivale all’assunzione certa, ma in caso di assegnazione della supplenza finalizzata la rinuncia comporta delle sanzioni. Vediamo quali sono.
Mini call veloce sostegno 2024 per il ruolo: in caso di rinuncia niente supplenza
A differenza dello scorso anno rinunciare all’assegnazione di un contratto finalizzato al ruolo in seguito alla domanda di mini call veloce sostegno determina l’impossibilità di ottenere altre supplenze per l’anno scolastico 2024/2025 anche nella provincia di iscrizione nelle Gps per il prossimo biennio.
Ma andiamo per gradi. La procedura di mini call veloce 2024, dopo l’invio della domanda su Istanze Online e la relativa scelta di una o più province nella regione scelta (gli aspiranti possono anche scegliere un’altra provincia nella stessa regione in cui sono iscritti nelle Gps), si divide in due fasi:
- la prima fase prevede l’assegnazione della provincia (i docenti in fase di domanda non possono esprimere preferenze per le sedi);
- la seconda fase, che non è telematica, determina l’assegnazione della sede da parte dell’ufficio scolastico di competenza.
Il docente cui viene assegnata la sede non può rifiutarla perché questo significa non lavorare. Il decreto ministeriale n.111 del 6 giugno 2024 dispone che “l’assegnazione di una provincia indicata nella domanda comporta l’accettazione della sede che verrà successivamente individuata nella provincia stessa e preclude il conferimento delle supplenze di cui all’articolo 2, comma 5, lettere a), b) e c), dell’Ordinanza ministeriale, per qualunque classe di concorso o tipologia di posto nella provincia di inserimento nelle Gps, nonché la possibilità di partecipare alle procedure di cui all’articolo 13, comma 23, dell’Ordinanza ministeriale”.
Non accettare la sede assegnata con la mini call veloce sostegno 2024 implica l’impossibilità di ottenere supplenze anche nella provincia di iscrizione nelle Graduatorie provinciali per le supplenze e nelle Graduatorie di istituto, anche per altre tipologie di posto o classi di concorso.
Mini call veloce sostegno 2024 per il ruolo: posti disponibili
I posti disponibili per la mini call veloce sostegno 2024 sono quelli residuati dalle nomine in ruolo ordinarie. Non in tutte le regioni e province sono disponibili posti per le nomine in ruolo dalle Gps sostegno di prima fascia.
I posti sono divisi per ordine e grado di scuola quindi per infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. Gli uffici scolastici regionali stanno pubblicando le disponibilità, ma al momento vi sono regioni in cui posti non ve ne sono come per esempio:
- Lazio;
- Molise;
- Calabria;
- Puglia;
- Basilicata.
Posti disponibili per la mini call veloce sostegno 2024 vi sono invece al Nord in Lombardia, Piemonte ed Emilia- Romagna per esempio, ma non per tutti gli ordini e gradi. In molte province, infatti, non vi sono posti disponibili per Adss, vale a dire sostegno negli istituti superiori.
Per maggiori dettagli occorre monitorare il sito web dell’Ufficio scolastico regionale di interesse.
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