Oltre alla nuova coalizione tra il M5S e il PD, una delle novità principali del Conte Bis è rappresentata dal ritorno del Ministero dell’Innovazione e della Digitalizzazione. Ecco le opinioni degli imprenditori di alcune società quotate sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana
Con il giuramento e la conseguente fiducia ottenuta nei due rami del Parlamento, il governo Conte Bis ha preso ufficialmente il via. Oltre alla nuova coalizione tra il M5S e il PD, una delle novità principali di questo nuovo esecutivo è rappresentata dal ritorno del Ministero dell’Innovazione e della Digitalizzazione.
Più che di un ritorno però si tratta di una vera e propria trasformazione. Infatti, il Ministero dell’Innovazione e delle Digitalizzazione affidato a Paola Pisano, docente di Disruptive Innovation all’università di Torino e già assessore al digitale nella giunta di Chiara Appendino a Torino, in passato aveva un’altra denominazione quando alla sua guida vi era Lucio Stanca: Ministero dell’Innovazione e delle Tecnologie.
Un cambiamento di denominazione che però dimostra quanto sia importante ormai il concetto e il processo di digitalizzazione per ora in atto in qualsiasi livello sociale e lavorativo. Il nuovo ministro Pisano inoltre vanta più di 70 pubblicazioni in ambito internazionale su tematiche relative al digitale e ai modelli di business.
Il punto di vista degli imprenditori AIM Italia
Sulla scia dell’introduzione del nuovo Ministero dell’Innovazione e della Digitalizzazione, IRTop Consulting ha intervistato alcuni imprenditori di società quotate sul mercato AIM Italia per capire i loro punti di vista in merito a questa scelta.
Tra questi, è assolutamente soddisfatto Marco Ciscato, Amministratore Delegato di Maps, la PMI innovativa attiva nel settore della digital transformation che è sbarcata in Borsa Italiana il 7 marzo 2019: “Abbiamo accolto con positività la nomina del nuovo Ministro e l’attenzione posta su innovazione e digitalizzazione. Sono due i filoni su cui lavorare: il primo interessa la Pubblica Amministrazione, Il secondo filone, invece, le imprese private”.
Anche Luca Abatello, Presidente della società di consulenza Circle è “ottimista per la nascita del Ministero”. Il numero uno della società sbarcata in Borsa Italiana il 26 ottobre 2018 ha anche sottolineato “la priorità è fare sistema con quanto già costruito in questi anni e investire a partire da quanto realizzato”.
Non totalmente entusiasta Marco Corti, Amministratore delegato di Costamp, l’azienda attiva nel settore dell’automotive. Tant’è che anche se l’idea di dar vita a questo nuovo Ministero “sembrerebbe buona”, tuttavia rimane abbastanza “scettico, specialmente se a gestire queste scelte ci mettono qualcuno che il mondo del lavoro lo conosce di riflesso”.
Infine, sulla questione ha espresso il suo punto di vista anche Anna Lambiase, fondatore e CEO di IR Top Consulting: “Sono positiva sulla nascita di questo nuovo Ministero. I temi dell’innovazione e della digitalizzazione implicano la capacità di cambiamenti nei modelli di business e di conseguenza di crescita della domanda di occupazione “skilled”. Occorrerebbe porre particolare attenzione ad incentivare le aziende ad investire parte della finanza ottenuta grazie all’IPO nella formazione delle correlate risorse professionali”.
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