Modello Redditi 2019 per le società di persone: ecco le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e la scadenza per la presentazione. Tra le novità il debutto degli ISA e delle nuove detrazioni.
Modello Redditi SP 2019: pronto il modulo per la dichiarazione dei redditi delle società di persone, società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparate.
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 30 gennaio 2019, ha pubblicato la modulistica per la prossima stagione dichiarativa, nonché le istruzioni all’interno delle quali sono riassunte le principali novità.
La scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi è fissata al 30 settembre 2019, e non più al 31 ottobre così come previsto lo scorso anno per via della concomitante scadenza dello spesometro. Ora, superato l’adempimento semestrale (sostituito dalle fatture elettroniche), viene meno la necessità di una proroga per l’invio del modello Redditi.
Tra le novità da segnalare, sono gli ISA una delle modifiche più di rilevo che interesserà i titolari di partita IVA che, a partire dal 2019, potranno dire addio agli studi di settore ma faranno i conti con i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale.
Non solo: nella dichiarazione dei redditi 2019 debuttano le nuove detrazioni fiscali, ed anche le società di persone potranno beneficiare del rimborso del 36% fino ad un massimo di 5.000 euro in riferimento alla spesa sostenuta per lavori di sistemazione a verde.
Nuove sezioni nel modello Redditi SP 2019 per i soggetti che si sono avvalsi della facoltà di rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2017.
Modello Redditi SP 2019: istruzioni, novità e scadenza
Prima di analizzare le principali novità contenute nella nuova modulistica per la dichiarazione dei redditi, si allega di seguito il modello Redditi SP 2019 e le relative istruzioni per la compilazione, pubblicate dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 30 gennaio:
Torna al 30 settembre la scadenza del modello Redditi SP
Come abbiamo anticipato nelle righe precedenti, la scadenza per la presentazione del modello Redditi, non solo per le società ma anche per imprese, professionisti e per tutti coloro che si avvalgono dell’ex modello Unico, è fissata al 30 settembre 2019.
Lo scorso anno il termine per la trasmissione era stato prorogato al 31 ottobre, ed era stato lo spesometro a comportare il rinvio della scadenza del modello Redditi, per effetto delle disposizioni di cui al comma 932 dell’articolo 1 della Legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018) volte ad evitare che in un’unica giornata ci fossero più adempimenti in scadenza.
Superato lo spesometro, sostituito dalle fatture elettroniche, viene meno anche la necessità di una proroga ad ottobre della scadenza della dichiarazione dei redditi. Ma non è certo questa l’unica novità.
Le novità del modello Redditi 2019 per le società di persone
A fare una panoramica delle novità contenute nel modello Redditi SP 2019 è l’Agenzia delle Entrate, nelle prime pagine delle istruzioni sopra allegate.
Tra queste vi sono gli ISA, gli indici sintetici di affidabilità fiscale che hanno portato all’eliminazione degli studi di settore a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019.
L’art. 9-bis del decreto-legge n. 50 del 2017, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 96 del 2017 ha disciplinato il passaggio dai parametri e dagli studi di settore agli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (c.d. “ISA”). Gli ISA rappresentano la sintesi di indicatori elementari volti a verificare la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, anche con riferimento a diverse basi imponibili.
Novità anche in materia di detrazioni fiscali: nel Quadro RP è stata inserita la colonna 6 “Bonus verde” al fine di indicare le spese sostenute per gli interventi di “sistemazione a verde” su unità immobiliari a uso abitativo e su parti comuni esterne di edifici condominiali, per le quali spetta una detrazione d’imposta del 36 per cento (art. 1, commi da 12 a 15, della legge 27 dicembre 2017, n. 205).
Nel rigo RF31, tra le altre variazioni in aumento, è stato inserito il nuovo codice 63 per indicare le plusvalenze non tassate in periodi d’imposta precedenti che devono essere recuperate a tassazione ai sensi dell’art. 10, comma 4, del d.m. 30 luglio 2015 (patent-box).
Inoltre, nel rigo RF55 sono stati previsti nuovi codici, tra cui il 57, 58 e 59 che tengono conto della proroga del super ammortamento e dell’iper ammortamento.
Novità in sede di compilazione anche per i soggetti che si sono avvalsi della facoltà di rivalutare i beni d’impresa e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2017 e per l’affrancamento ai fini fiscali dei maggiori valori che risultano iscritti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2017, nonché per i soggetti che abbiano proceduto alla rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni, i quali possono affrancare il saldo di rivalutazione risultante (art. 1, commi da 940 a 948, della legge 30 dicembre 2018, n. 145).
Per ulteriori dettagli si rimanda alle istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate allegate all’articolo.
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