Mutui più bassi dopo il sesto taglio dei tassi Bce. Ecco di quanto scende la rata e quanto si risparmia nel 2025 con i prossimi tagli. Analisi, calcolo e simulazioni in diversi scenari.
Buone notizie per chi ha un mutuo variabile: la Banca centrale europea ha tagliato ancora i tassi di interesse, riducendo il costo del denaro di 25 punti base e portando il tasso sui depositi al 2,50%. Questo intervento, il sesto dal 2024, si traduce in un risparmio concreto per le famiglie: la rata del mutuo potrebbe scendere tra i 13 e i 27 euro al mese, a seconda dell’importo e delle condizioni del finanziamento.
Ma il calo potrebbe non fermarsi qui. Il dibattito sui futuri tagli della Bce è più acceso che mai, con tre fattori chiave che potrebbero spingere ulteriormente al ribasso i tassi:
- Rendimenti dei Bund in rialzo: l’impennata dal 2,50% al 2,86%, a seguito dell’annuncio di un maxi-stimolo fiscale da 1.000 miliardi di euro, potrebbe costringere la Bce a intervenire per evitare un aumento dei costi di finanziamento per i Paesi dell’Eurozona (leggi anche Allarme BTP, rendimenti oltre il 4%. Spread fin sotto 100, ma stavolta Meloni non può brindare).
- Inflazione in rallentamento: a febbraio, l’inflazione è scesa al 2,4%, lasciando alla Bce più margine di manovra per ulteriori tagli senza rischiare un surriscaldamento dell’economia.
- Cambio di rotta della Fed: la Federal Reserve ha rivisto le sue previsioni, passando da un solo taglio nel 2025 a tre possibili riduzioni per un totale di 75 punti base, salvo imprevisti legati alle nuove politiche commerciali di Trump.
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