Mutuo giovani prima casa, solo a chi progetta di sposarsi. L’ipotesi

Patrizia Del Pidio

15 Novembre 2024 - 15:18

Un emendamento vorrebbe limitare il mutuo a garanzia statale per il 50% solo alle giovani coppie che hanno un progetto matrimoniale entro i 30 anni. Le novità.

Mutuo giovani prima casa, solo a chi progetta di sposarsi. L’ipotesi

Il mutuo giovani under 36, in scadenza il 31 dicembre 2024, sarà prorogato dalla Legge di Bilancio 2025 non solo per chi non ha compiuto i 36 anni, ma anche per famiglie numerose, nuclei monogenitoriali, e giovani coppie. La misura, in base a quello che prevede il testo della Manovra, dovrebbe restare in vigore fino a 31 dicembre 2027.

Tra gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio, uno è diretto proprio su questa misura per ridimensionare la platea dei beneficiari. La proposta, presentata da Forza Italia vorrebbe limitare il beneficio solo alle giovani coppie che rispettano una condizione particolare.

Mutuo giovani, il limite

Oggi il beneficio copre a garanzia statale il 50% della quota capitale del mutuo richiesto da:

  • giovani under 36;
  • giovani coppie unite, anche more uxorio, da almeno 2 anni;
  • famiglie con figli minorenni e un solo genitore;
  • famiglie numerose con almeno 3 figli di età inferiore ai 21 anni.

L’emendamento presentato vorrebbe riscrivere i beneficiari della garanzia statale. Si alle giovani coppie, ma solo se hanno un progetto di vita finalizzato al matrimonio entro i 30 anni.

Come abbiamo anticipato non si tratta di una novità inserita nella Legge di Bilancio, ma solo di uno degli oltre 4.500 emendamenti presentati che attendono di conoscere il proprio destino attraverso 3 distinte valutazioni:

  • in primo luogo l’ammissibilità da parte della commissione Bilancio;
  • mercoledì un’altra scrematura che farà scendere a 600 gli emendamenti;
  • una terza scrematura che porterà il numero di proposte da valutare a 250.

Mutuo solo a chi si vuole sposare

Questo emendamento ha fatto discutere per il fatto che non si dovrebbe promuovere il matrimonio a tutti i costi costringendo i giovani a sposarsi per poter accedere a un beneficio come il mutuo a garanzia statale. I giovani si sono allontanati dal matrimonio semplicemente perché essere in Italia una coppia sposata o essere una coppia che convive ha effetti molto simili. Da anni ormai il matrimonio è più visto come un tempo la coppia che lo sceglie e l’Italia, ormai, è diventato uno dei Paesi in cui ci si sposa meno perché il matrimonio non produce effetti interessanti: i giovani non hanno bisogno di essere tutelati dall’eventuale coniuge.

Limitare l’accesso al mutuo a garanzia dello Stato alle coppie che non hanno il progetto di sposarsi, equivale solo a impedire a moltissimi giovani (che vivono già in coppia e in modo autonomo dalle famiglie di origine) di comprare una casa propria in modo più facile.

Gli emendamenti che fanno discutere

In ogni caso non è solo questo l’emendamento che sta facendo discutere in queste ultime ore. Molte polemiche sono state sollevate anche per l’emendamento presentato da Fratelli di Italia per il bonus di 1.500 euro da riconoscere alle famiglie con reddito fino a 40.000 euro per ogni figlio che frequenta la scuola paritaria.

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