Una guida per risparmiare sul mutuo scegliendo i tassi più convenienti e sfruttando le agevolazioni fiscali disponibili almeno fino alla fine del 2024.
Anche ora che la Banca Centrale Europea ha iniziato ad abbassare i tassi di interesse, il mutuo resta una delle principali voci di costo del bilancio familiare. Tuttavia, esistono agevolazioni che consentono di risparmiare fino al 22% di interessi, dalle detrazioni fiscali del 19% sugli interessi passivi ai mutui green, con tassi vantaggiosi nel caso di acquisto e ristrutturazione di un immobile ad alta efficienza energetica.
Vediamo nel dettaglio come e fino a quando sfruttare queste agevolazioni così da risparmiare sul mutuo.
Agevolazioni fiscali mutuo: cosa cambierà dal 2025?
L’agevolazione più nota da considerare quando si stipula un mutuo è la detrazione fiscale del 19% sugli interessi passivi.
La normativa italiana prevede una detrazione dall’imposta lorda pari al 19% degli interessi passivi, dei relativi oneri accessori e delle quote di rivalutazione del mutuo stipulato per l’acquisto dell’abitazione principale, nel limite di 4.000 euro l’anno. Ciò significa che il risparmio fiscale massimo è di 760 euro l’anno, indipendentemente dal reddito percepito.
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La legge di bilancio 2025 potrebbe però introdurre delle modifiche alle agevolazioni fiscali mutuo, tagliando le detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori a una certa soglia. Sebbene la manovra deve ancora essere approvata, questa disposizione rischia di impattare negativamente su chi sta già pagando un mutuo con tassi di interesse ancora elevati.
Oltre alla detrazione sugli interessi passivi, nel 2024 sono ancora attive altre agevolazioni fiscali sulla casa, come i bonus ristrutturazione o l’ecobonus.
Mutuo green: come risparmiare fino al 22% di interessi
Un’altra opzione per risparmiare fino al 22% di interessi è rappresentata dal mutuo green. I mutui green sono progettati per favorire l’acquisto o la ristrutturazione di immobili con elevate prestazioni energetiche, nel rispetto delle normative europee che impongono standard sempre più rigorosi sui consumi energetici degli edifici.
Per gli immobili classificati nelle categorie A, B o C, le banche offrono finanziamenti particolarmente favorevoli, con tassi di interesse più bassi rispetto ai mutui tradizionali.
Il tasso di interesse del mutuo green può essere fino a 0,60% inferiore ai tassi dei mutui tradizionali.
Nell’arco dell’intero finanziamento, questo può comportare un risparmio significativo. Per esempio, su un mutuo di 150.000 euro con una durata di 30 anni:
- mutuo green, per immobili in classe A o B, con un TAEG del 2,94%, la rata mensile è di circa 627,56 euro.
- mutuo classico, per immobili ad alto consumo energetico (classe oltre la C), con un TAEG del 3,66%, la rata mensile ammonta a circa 687,04 euro.
Il totale pagato in 30 anni sarebbe:
- 225.922,50 euro con il TAEG del 2,94%.
- 247.332,70 euro con il TAEG del 3,66%.
Il risparmio fiscale derivante dalle detrazioni del 19% degli interessi passivi:
- 13.468 euro (Risparmio fiscale mutuo green in 30 anni ).
- 16.556 euro (Risparmio fiscale mutuo classico in 30 anni).
Quindi, scegliendo il mutuo con il TAEG più basso, si risparmierebbero circa 21.410,20 euro sugli interessi totali, con un risparmio del 22% sugli interessi pagati, oltre a beneficiare di una detrazione Irpef di 13.468 euro in 30 anni.
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