Ungheria e Turchia sono gli unici due Paesi che non hanno ratificato l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato: Orban prende altro tempo, Erdogan invece continua a “ricattare”.
A che punto è il percorso di adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato? Nonostante la procedura accelerata dovuta alla guerra in Ucraina, i tempi si stanno allungando ulteriormente provocando il forte disappunto da parte di Helsinki.
Tutta colpa di Ungheria e Turchia, gli unici due Stati membri della Nato a non aver ancora ratificato la domanda di adesione presentata ormai diversi mesi fa da Svezia e Finlandia.
Se le motivazioni di Recep Tayyip Erdogan sono ben note da tempo - vuole precise garanzie sulle estradizioni da parte dei due Paesi scandinavi dei curdi considerati da Ankara terroristi - quelle di Viktor Orban invece appaiono invece molto più sfumate.
L’Ungheria infatti ha approvato in linea di principio l’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia, ma Orban si è preso altre due settimane di tempo prima del voto finale da parte del Parlamento magiaro inizialmente previsto per oggi lunedì 6 marzo ma ora slittato almeno al 20 marzo.
Nato: tempi lunghi per Finlandia e Svezia?
Usando una sorta di metafora calcistica, come si è avvicinato il momento decisivo Viktor Orban ha deciso di mandare la palla in tribuna guadagnando così altre due preziose settimane di tempo prima del voto sull’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato.
Ufficialmente questi giorni serviranno a una delegazione ungherese per fare tappa a Stoccolma ed Helsinki, il tutto per approfondire meglio i loro dossier dopo alcune incomprensioni tra le rispettive diplomazie che ci sarebbero state nelle ultime settimane.
Alcune voci però parlano di un Orban chiamato a fare i conti con una sostanziale spaccatura sul tema all’interno della maggioranza, con diversi suoi deputati che non avrebbero dimenticato l’ostracismo in seno all’Ue di Svezia e Finlandia nei confronti dell’Ungheria.
Difficile però pensare che Budapest possa continuare a temporeggiare a lungo vista la fretta della Nato, anche se a Washington sanno bene che l’ostacolo maggiore è quello rappresentato dalla Turchia.
Una situazione questa che non sembrerebbe piacere a Sanna Marin, la premier finlandese che non ha nascosto tutta la sua delusione per questo allungamento dei tempi: “Avremmo sperato di diventare già membri della Nato, la Finlandia e la Svezia soddisfano tutti i criteri, come è stato detto ma stiamo ancora aspettando”.
Con la guerra in Ucraina che potrebbe allargarsi da un momento all’altro, soprattutto la Finlandia che condivide con la Russia 1.300 km di frontiera sembrerebbe aver fretta di entrare al più presto a far parte della Nato: senza il via libera da parte di Erdigan e Orban però non se ne farà nulla, con i due leader che sono dei tipi che sanno bene come raggiungere i propri scopi.
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