La compagnia ha chiesto diversi finanziamenti, per un totale di 2 miliardi di dollari, con l’obiettivo di acquistare e produrre nuovi contenuti originali
Netflix ha chiesto diversi finanziamenti, per un totale di 2 miliardi di dollari, con l’obiettivo di acquistare e produrre nuovi contenuti originali e affrontare diverse altre spese.
Ad annunciarlo la stessa compagnia, che in una nota pubblicata nella serata di ieri ha comunicato la mossa, in relazione alla quale le azioni hanno viaggiato in rialzo di circa l’1%.
Non si tratta certo di una circostanza inusuale: la società guidata da Reed Hastings domanda regolarmente finanziamenti al fine di lavorare sulla crescita della sua libreria di contenuti originali, tra programmi televisivi e film.
Lo scorso aprile aveva dato comunicazione di un’operazione da 2 miliardi di dollari in debito proprio per i medesimi scopi, e la cronaca più recente ha visto la piattaforma farsi carico della produzione del kolossal targato Martin Scorsese The Irishman, per una spesa pari a 160 milioni di dollari.
Uno sforzo economico che ha originato le non frequenti parole di ringraziamento da parte del cineasta USA, pronto a lodare il colosso streaming e le possibilità che sta offrendo al cinema:
“Nessuno voleva darci i soldi. Poi è arrivata Netflix, che mi ha permesso di fare il film che volevo con tutte le figure di riferimento da me scelte, senza dover ricorrere ad altri attori per impersonare i protagonisti da giovani, ma utilizzando la Computer-Generated Imagery. Mi ha anche dato tutto il tempo che volevo per girare, concedendomi sei mesi per lavorare in post produzione agli effetti speciali”.
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Netflix: 2 miliardi di debito per nuovi contenuti
Al momento, Netflix sta affrontando la crescente concorrenza di piattaforme streaming rivali come Apple TV, Disney+, Peacock (NBCUniversal) e HBO Max.
Eppure, stando ai più che positivi conti relativi al terzo trimestre del 2019 pubblicati la scorsa settimana, la società sembra in grado di ridimensionare con forza la minaccia di nuove realtà emergenti nel comparto, spinta da 5,25 miliardi di dollari di ricavi che rappresentano un imponente +31,1% rispetto ai 4 miliardi registrati nello stesso periodo del 2018.
Risultati economici che hanno portato diversi osservatori di settore ad affermare che gli attuali numeri della compagnia le garantiscono di intraprendere anche “oscillazioni audaci” su nuovi progetti, quando necessario.
All’inizio dell’anno l’azienda ha dichiarato un’aspettativa riguardo il suo giro di cassa che prevede un picco nel 2019, prima di una lieve diminuzione. Ha poi ribadito la previsione nella sua ultima lettera agli azionisti, affermando che sarà in grado di “finanziare in maggior misura la spesa relativa ai contenuti originali”.
Nelle più recenti dichiarazioni, Netflix ha evidenziato la volontà non solo di acquisire contenuti, ma di produrre e sviluppare nuovi progetti in fatto di programmi televisivi e cinematografici, la necessità di fare investimenti e ragionare su potenziali “acquisizioni e transazioni strategiche”.
Per tutte queste mosse - ha chiarito la società - risulteranno determinati il tasso di interesse, le diverse scadenze a cui è vincolata e l’andamento delle “trattative attualmente già in corso”.
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