La risposta del numero uno di CDP (Cassa Depositi e Prestiti) nel giorno della presentazione dei conti del 2024 su una domanda relativa alle possibili prossime mosse su Nexi.
CDP è propensa a salire ulteriormente nel capitale di Nexi, la società attiva nel settore dei pagamenti digitali in cui Cassa Depositi e Prestiti ha rafforzato la propria presenza in occasione dell’operazione di swap realizzata con Poste Italiane su TIM-Telecom Italia?
CDP salirà ancora nel capitale di Nexi? La risposta dell’AD Dario Scannapieco
In occasione della conferenza stampa indetta per presentare i risultati del 2024, nella sede centrale di Via Goito, a Roma, il ceo di CDP Dario Scannapieco ha risposto a una domanda posta da Money.it, sulla possibilità di aumentare ulteriormente la quota in Nexi, definendo la società una “infrastruttura di pagamenti europea molto importante”, per la quale “ non siamo chiusi a nessuna opzione ”.
Oltre che quello su TIM-Telecom Italia, il grande dossier che ha dominato le ultime settimane a Piazza Affari, e a cui gli investitori hanno più volte guardato con interesse, ha visto protagonista anche Nexi.
Alta l’attenzione sul titolo, appena sono scattate le prime indiscrezioni sull’accordo tra CdP e Poste per consentire al gruppo guidato da Matteo Del Fante di fare il suo grande ingresso nel capitale di Telecom Italia. Rumor che si sono poi concretizzati in data 15 febbraio 2025, quando Poste Italiane e CDP hanno annunciato entrambe il raggiungimento dell’intesa.
Quel giorno, Poste Italiane ha comunicato di fatto l’acquisizione del 9,81% circa delle azioni ordinarie di Telecom Italia detenute da CDP, cedendo a quest’ultima l’intera partecipazione detenuta nel capitale di Nexi, pari al 3,78%. Con quella operazione, la società guidata da Dario Scannapieco ha portato la quota in Nexi a oltre il 18%.
Si sa poi che Poste Italiane, dopo quel primo grande passo, è diventata primo azionista di TIM, riportando la compagnia di tlc sotto il controllo dell’Italia, facendo shopping delle azioni in mano all’(ormai ex primo socio di Telecom) ai francesi di Vivendi.
Nel frattempo, di Nexi si è continuato a parlare in merito alle possibili future mosse di Cassa Depositi e Prestiti.
Oggi le azioni Nexi hanno lasciato sul terreno l’1,90%, scendendo a quota 4,228 euro, a fronte di un indice Ftse Mib che ha chiuso in ribasso del 2,75%, a 32.730,57 punti, sulla scia del peggioramento del sentiment che ha di nuovo colpito l’azionario globale, dopo l’entrata in vigore dei dazi imposti dal Presidente americano Donald Trump, che hanno colpito diverse economie.
A scioccare soprattutto la decisione di Trump di sferrare contro la Cina ulteriori tariffe che hanno portato i dazi totali imposti sui prodotti cinesi importati dagli Stati Uniti a triplicare al 104%. L’annuncio ha mandato di nuovo in tilt Wall Street, le borse asiatiche, l’azionario europeo, inclusa Piazza Affari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA