Non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi, cosa rischio?

Patrizia Del Pidio

23 Aprile 2025 - 11:38

Ci sono contribuenti che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi in perfetta legalità, e altri che rischiano sanzioni. Cosa cambia e come rimediare?

Non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi, cosa rischio?

Non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi, cosa rischio? Visto che la stagione reddituale si sta aprendo proprio in questo periodo, con l’Agenzia delle Entrate che metterà a disposizione i modelli precompilati a fine aprile, qualcuno potrebbe porsi questa domanda. Ci teniamo a tranquillizzare che non sempre si corrono rischi se non si adempie all’obbligo dichiarativo perché ci sono contribuenti che, pur non avendo mai presentato la dichiarazione dei redditi sono perfettamente in regola con il Fisco e altri che, proprio per i mancati invii rischiano di incappare nell’omessa dichiarazione. Perché esiste questo trattamento diverso tra contribuenti?

Il fatto principale da tenere presente è che non tutti i contribuenti sono obbligati a presentare la dichiarazione annuale dei redditi. Se, chi non adempie all’invio, quindi, rientra tra i non obbligati non commette nessuna mancanza nei confronti dell’amministrazione tributaria. Un esempio possono essere coloro che hanno soltanto reddito da lavoro dipendente (con un solo sostituto di imposta) e il reddito dell’abitazione principale. In questo caso, infatti, la dichiarazione dei redditi può anche non essere presentata perché il conguaglio fiscale è operato a fine anno dal sostituto di imposta (e di fatto il contribuente è perfettamente in regola con le imposte da versare).

Può capitare, però, che un contribuente che solitamente non è tenuto all’obbligo di presentazione, da un certo momento perda il diritto all’esonero e sia obbligato alla presentazione senza neanche saperlo (ad esempio se il lavoratore dipendente dell’esempio precedente eredita un immobile o nel caso svolga un lavoro, anche breve, per un altro sostituto di imposta). Così come può succedere che soggetti tenuti alla presentazione non abbiano mai compilato e inviato un modello 730 o un modello redditi.

Per una dichiarazione dei redditi non presentata cosa rischia il contribuente? In questo articolo vediamo quali sono le sanzioni in caso di omessa dichiarazione e quelli che possono essere i rimedi per chi non vuole incorrervi.

Dichiarazione dei redditi non presentata, cosa si rischia?

Per la presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente ha a disposizione due modelli, il 730 (dedicato a pensionati e lavoratori dipendenti) e Redditi (che utilizzano i lavoratori autonomi con Partita Iva, ma che possono utilizzare anche tutti gli altri contribuenti) che hanno scadenze diverse:

  • il modello 730 per il 2024 andava presentato entro il 30 settembre;
  • il modello Redditi può essere presentato entro il 31 ottobre.

Se una persona, obbligata alla presentazione della dichiarazione dei redditi, non ha presentato il modello 730 entro il 30 settembre trasmette il modello Redditi entro il 31 ottobre adempie al proprio obbligo dichiarativo. Mentre, quindi, la scadenza del 30 settembre non era determinante per la dichiarazione omessa o tardiva, la scadenza del 31 ottobre determina proprio la fine della stagione reddituale nei termini.

Dimenticare di presentare il modello 730 entro il 30 settembre, infatti, non fa incorrere in sanzioni, a patto di utilizzare il modello Redditi entro la fine di ottobre 2025.

Chi, invece, non presenta la dichiarazione o non l’ha presentata negli anni passati, corre il rischio di vedersi elevare sanzioni che possono essere anche abbastanza corpose.

Non ho mai presentato la dichiarazione dei redditi, i rischi

Per chi non ha presentato mai la dichiarazione dei redditi pur essendo obbligato, c’è una buona e una cattiva notizia: la cattiva è che in caso di un accertamento fiscale rischia di vedersi elevare sanzioni pari a;

  • dal 120% al 240% delle imposte dovute (minimo 250 euro);
  • da 250 a 1.000 euro non sono dovute imposte per le dichiarazioni non presentate.

Per i contribuenti obbligati alle scritture contabili le sanzioni sono raddoppiate.
La buona notizia, invece, è che l’accertamento fiscale può riguardare solo gli ultimi 5 anni e che la dichiarazione omessa può essere regolarizzata anche spontaneamente dal contribuente con il ravvedimento operoso (che prevede sanzioni più basse).

Come rimediare alla dichiarazione non presentata?

Come abbiamo anticipato, è possibile rimediare a una situazione di omessa dichiarazione per gli anni precedenti (visto che per il 2025 è ancora possibile farlo nei termini non essendo iniziata la stagione reddituale) provvedendo all’invio di un Redditi Integrativo entro il quinto anno successivo alla scadenza originaria della dichiarazione. Per chi non ha presentato la dichiarazione negli anni passati si configura l’omessa dichiarazione che, se l’imposta evasa è molto alta, può comportare anche sanzioni penali.

Nel caso, però, l’omessa dichiarazione riguardi più anni di imposta c’è da precisare che la sanzione sarà riferita solo a un anno di imposta per volta e si avranno più sanzioni sommate (il che rende improbabile il superamento della soglia che fa sfociare nel penale).

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