C’è chi ipotizza che il prossimo autunno sarà essere decisivo per capire quando (e se) potrebbe decollare il progetto di moneta unica dei BRICS.
La guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e, più in generale, la lenta ascesa di Paesi che ambiscono a diventare piccole potenze globali: questi tre fattori hanno acceso i riflettori sul futuro del dollaro Usa e sulla possibile dedollarizzazione.
Certo, il sistema attuale è ancora saldamente dominato dal biglietto verde, che rappresenta circa il 90% di tutto il commercio valutario del pianeta. Se fino a pochi anni fa quasi il 100% degli scambi petroliferi veniva effettuato in dollari, nel 2023 un quinto degli stessi scambi sarebbe però stato realizzando facendo affidamento a valute diverse.
Merito del graduale rosicchiamento dei Paesi Brics, inizialmente formati da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che stanno cercando di istituire una nuova valuta di riserva sostenuta da un paniere delle rispettive monete nazionali. Ma perché fare un passo simile? [...]
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