Novità contratti pubblica amministrazione e sanità nella Legge di Bilancio 2025

Patrizia Del Pidio

2 Ottobre 2024 - 10:33

Quali novità nella Legge di Bilancio 2025 per quel che riguarda i contratti pubblici e la sanità? Vediamo anche le misure certe sulle imposte e quelle di cui, ancora, non si sa nulla.

Novità contratti pubblica amministrazione e sanità nella Legge di Bilancio 2025

Contratti pubblica amministrazione e sanità sono gli argomenti caldi di questi giorni, ovviamente dopo il pacchetto pensioni e tasse (che sono i grandi cavalli di battaglia di ogni manovra). Quali saranno le novità nella Legge di Bilancio 2025? Il ministro Giancarlo Giorgetti ha illustrato ai sindacati le nuove misure anticipandole e fornendo anche qualche numero.

L’obiettivo del Governo era di scendere sotto il 3% del debito entro il 2026, e stimando un Pil 2024 all’1% si conferma che la strada che si sta seguendo è quella giusta per essere in linea con le richieste dell’Europa per il rientro in sette anni in base ai parametri del Patto di Stabilità.

Dopo l’aggiornamento Istat sui conti pubblici italiani, il ministro ha voluto anticipare la manovra 2025 e illustrare il Piano strutturale di Bilancio che prevede una spesa primaria netta con una crescita media dell’1,5% annuo. Questo poterebbe il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026 per poi scendere in media di 1 punto Pil dal 2027 (ma da questo momento l’Italia sarebbe uscita dalla procedura di deficit eccessivo).

Cosa contiene il Piano strutturale di Bilancio?

Senza entrare nei particolari, nel Piano sono previste riforme, ma anche investimenti che possano promuovere una crescita sostenibile dell’economia italiana in prosecuzione al PNRR. Sono previsti anche incentivi alla natalità per combattere il declino demografico, misure volte a sostenere il potere di acquisto delle famiglie (esempio di tali interventi è il taglio al cuneo fiscale che vorrebbe essere reso strutturale) i l’intensificazione della lotta all’evasione fiscale che porterebbe, come diretta conseguenza, a un aumento del recupero del gettito.

Il Ministro Giorgetti ammette che si tratta di una fase non certo facile per il Paese che si trova in un momento di transizione.

Legge di Bilancio 2025, le misure previste

Per quel che riguarda la manovra di fine anno era già stata data come certa la proroga del taglio al cuneo fiscale per i lavoratori con reddito fino a 35.000 euro e la riconferma delle tre aliquote Irpef in vigore nel 2024.

Per quanto riguarda ulteriori interventi sull’Irpef non è stata illustrata nessuna misura e, quindi, il taglio della seconda aliquota dal 35% al 33% e l’ampliamento del secondo scaglione da 50.000 a 60.000 euro, al momento restano solo ipotesi che sono ancora al vaglio.

Il capitolo sanità prevede un impegno del Governo di mantenere la spese al di sopra dell’1,5% del Pil e questo significa che le spese in questo specifico settore devono essere mantenute più basse. Non significa, questo, che non saranno garantire le misure essenziali ai cittadini, ma soltanto che si devono evitare sprechi (come ad esempio visite sovvenzionate dal Sistema Sanitario Nazionale quando non sono necessarie). In tutto ciò restano primari i Lea, ovvero i livelli essenziali di assistenza che devono sempre essere garantiti.

Per quel che riguarda i contratti dei dipendenti statali è stato confermato l’impegno a recuperare i valori dell’inflazione (circa il 2% annuo) e questo significa che nel pubblico impiego sono previsti aumenti stipendiali.

L’Iter della Legge di Bilancio

L’iter della Legge di Bilancio 2025 è appena iniziato, con i primi incontri a Palazzo Chigi. Concluse le consultazione ci sarà, poi, un mese di tempo per redigere il disegno di legge che, poi, inizierà l’iter parlamentare. Il tutto deve essere approvato entro il 31 dicembre.

Anche se a prima vista sembra un percorso facile, è tutt’altro che così visto che la manovra di fine anno rischia sempre di trasformarsi in un calderone in cui tutti cercano di infilare emendamenti che vorrebbero inserirsi sullo snello disegno di legge presentato.

Proprio per questo motivo nelle diverse leggi di bilancio si trovano i provvedimenti più svariati (uno per tutti il sostegno all’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe previsto dal comma 581 art. 1 l. n. 178 del 2020).

La Legge di Bilancio dovrebbe avere lo scopo di mettere ordine nelle entrate e nelle spese e a garantire l’equilibrio finanziario e di bilancio, ma alla fine ci si trova con all’interno approvate anche leggi di cattiva qualità. Vedremo se anche quest’anno, nel suo iter, la Legge di Bilancio dovrà fare i conti con centinaia e centinaia di emendamenti da valutare prima dell’approvazione oppure no.

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