Nuova pandemia, 20 virus sotto osservazione: ecco quali sono

Alessandro Nuzzo

6 Giugno 2023 - 11:56

Stanno colpendo in diverse parti del mondo e potrebbero diventare pandemici. Occhi puntati soprattutto su quelli presenti in Africa e Asia.

Nuova pandemia, 20 virus sotto osservazione: ecco quali sono

La vicenda del covid-19 ci ha insegnato che non bisogna abbassare la guardia dinnanzi a virus potenzialmente pandemici. L’esperienza nuova che abbiamo dovuto affrontare deve fungere da insegnamento per il futuro perché potrebbero esserci diversi altri virus che potrebbero creare dei problemi. Per questo è importante arrivarci preparati. Occhi puntati in particolare su venti virus in giro per il mondo che potrebbero diventare in futuro pandemici. Virus che si stanno sviluppando soprattutto in Asia e Africa e che sono potenzialmente delle bombe ad orologeria. Per questo gli esperti ritengono necessario intervenire subito e tempestivamente per evitare la larga diffusione. Ma di quali virus stiamo parlando?

Occhio ai virus che usano come vettori le zanzare

L’attenzione nel nostro paese è soprattutto per quei virus legati ai cambiamenti climatici e che usano come vettori le zanzare. Pensiamo a malaria, Dengue, febbre da Chikungunya, febbre West Nile le cui patologie sono trasmesse appunto da zanzare, zecche e pappataci.

L’allarme è stato lanciato dalla Società italiana d’igiene (Siti), che in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente di ieri 5 giugno ha lanciato un appello affinché «i governi, locali e nazionali, alla luce delle minacce ambientali sfruttino le competenze di professionisti altamente qualificati».

Il problema è dovuto proprio ai cambiamenti climatici che stanno incentivando il proliferarsi di virus che fino a qualche anno fa restavano bloccati in specifiche aree del globo. Territori africani e asiatici in primis dove il clima favoriva la proliferazione di questi agenti patogeni. Oggi con un clima impazzito aumenta la pericolosità che questi virus possono arrivare anche in territorio generalmente ostili alla sopravvivenza di tali agenti, come ad esempio l’Italia.

Occhi su circa venti virus

L’attenzione è in particolare su una ventina di virus provenienti dall’Africa e dai paesi esotici. Sono loro a preoccupare maggiormente gli esperti. L’attenzione è concentrata su Dengue, Zika, Chikungunya, e West Nile, che fanno parte degli arbovirus, gruppo che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzara. Focolai del genere sono stati già registrati in Italia in passato, sopratutto lo scorso anno a causa dell’aumento delle temperature, facile attendersi qualche caso anche quest’anno.

Accanto a questi virus che ormai anche il continente europeo ha imparato a conoscere si stanno facendo largo altri virus visti come una potenziale minaccia, come il virus di Marburg, diffuso soprattutto tra Tanzania e Guinea Equatoriale, per cui l’Oms ha già segnalato il rischio di nuova pandemia, e l’influenza Aviaria, con casi in Brasile, Cile, Equador e Cina.

E poi abbiamo la Febbre Gialla nei Paesi africani, il Morbillo in Etiopia e Indonesia, il Colera in Africa, Centro America e Medio Oriente, la Febbre di Lassa, la Difterite e la Meningite, per ora circoscritte in Nigeria. Preoccupano poi anche i casi di Epatite Acuta E nel Sud del Sudan, Ebola in Uganda, il Virus Nipah in Bangladesh, la MERS-CoV, il Botulismo Iatrogeno e le infezioni da Enterovirus che si è sviluppato nell’ultimo periodo soprattutto nel Regno Unito.

Come ribadito dal virologo Fabrizio Pregliasco è necessario non abbassare la guardia e organizzare dei piani pandemici con una sorveglianza e un monitoraggio coordinato a livello centrale. In estate soprattutto quando si viaggia maggiormente nei paesi esotici, di ritorno in Italia bisogna porre attenzione ai sintomi e a possibili insorgenze di malattie.

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