Nuova tessera sanitaria: tutti i servizi a rischio senza il microchip e come prolungare la validità del documento

Claudia Mustillo

30/08/2022

La nuova tessera sanitaria senza microchip mette a rischio molti servizi tra cui le visite specialistiche: ecco come continuare a utilizzare il vecchio documento.

Nuova tessera sanitaria: tutti i servizi a rischio senza il microchip e come prolungare la validità del documento

La nuova tessera sanitaria sarà senza microchip, una soluzione messa in campo per far fronte alla “possibile carenza di materiali per la produzione dei microchip, dovuta alla grave crisi internazionale”, come ha spiegato in una nota il ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il problema è che il microchip è proprio l’elemento essenziale che consente alla tessera sanitaria di evolversi in Carta nazionale dei servizi e di diventare uno strumento di identificazione in rete per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione. Senza il microchip tutto questo non è possibile.

Tessera sanitaria senza chip: quali sono i servizi a rischio?

A cosa dovrà rinunciare chi avrà la nuova tessera sanitaria senza microchip? In farmacia non ci sono problemi dal momento che la tessera viene utilizzata attraverso la scansione del codice a barre, quindi si potrà ancora procedere con l’acquisto di farmaci ottenendo le relative detrazioni. I problemi iniziano già se si ha la necessità di fare qualche visita specialistica dove è obbligatorio inserire la carta con il chip per accedere al servizio, in questo caso infatti il circuito non riconoscerà l’utente.

Un problema molto sentito soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, dove senza il chip la carta non può essere letta e inserita nei lettori. Bisognerebbe mettere in campo dei sistemi alternativi di riconoscimento per permettere ai cittadini di accedere comunque ai servizi anche senza il microchip.

Sul portale della Regione Lombardia si legge: «Le nuove Tessere Sanitarie senza microchip avranno valenza di Codice Fiscale e di Tessera Europea Assistenza Malattia (TEAM)»- quindi continueranno a garantire l’accesso alle cure anche all’estero in Ue- «ma non le funzionalità della Carta Nazionale dei Servizi (identificazione e autenticazione online e firma elettronica avanzata nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni)». Con la nuova tessera sanitaria salta l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione.

Un problema che andrà a intaccare anche lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata. In alcune zone di Italia, per esempio in Lombardia e in alcuni comuni nel Molise, è richiesta la Carta Nazionale dei Servizi per aprire e utilizzare i bidoni della raccolta.

È possibile continuare a usare la vecchia tessera sanitaria?

Per chi volesse continuare a utilizzare la vecchia tessera sanitaria (TS-CNS) per accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione sicuramente il primo passo è quello di conservarla. In secondo luogo bisogna rendere il documento ancora valido oltre la scadenza, quindi estendere la durata del documento (prima che questo scada) fino al 31 dicembre 2023, come si legge sul portale Sistema Tessera Sanitaria.

La procedura deve essere effettuata attraverso un software pubblicato sul portale del Sistema Tessera Sanitaria gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per estendere la validità della precedente TS-CNS è fondamentale essere in possesso del codice pin e puk e soprattutto un lettore di smart card collegato al computer.

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