Nuove aliquote Imu, in arrivo la piattaforma del Mef: cosa cambia per chi paga?

Patrizia Del Pidio

1 Ottobre 2024 - 15:12

Per l’Imu cambia la determinazione delle aliquote da parte dei Comuni e il Mef annuncia l’arrivo della nuova piattaforma.

Nuove aliquote Imu, in arrivo la piattaforma del Mef: cosa cambia per chi paga?

In arrivo la piattaforma per diversificare le aliquote Imu. Si tratta della novità in materia imposte sulla casa che dovrebbe debuttare dal 1° gennaio 2025: i Comuni potranno diversificare le aliquote Imu presenti nell’elenco fornito dal Mef. Cosa comporta questa novità per i contribuenti?

Con un comunicato del 27 settembre 2024 il Ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia, per la metà di ottobre, l’arrivo della piattaforma informatica che permetterà la modifica delle aliquote Imu da parte dei Comuni. Già con il Decreto Ministeriale del 6 settembre 2024 il Mef aveva integrato il decreto 7 luglio 2023 per l’individuazione delle fattispecie Imu in base alle quali i Comuni possono intervenire per modificare le aliquote dell’imposta.

A partire dal 1° gennaio 2025, infatti, i Comuni saranno obbligati a utilizzare il nuovo applicativo che il Mef conferma essere in arrivo. Finisce il periodo sperimentale e dal 1° ottobre 2024 e i Comuni non potranno più utilizzare l’applicazione informatica per simulare l’elaborazione del Prospetto.

Le regole sulle aliquote Imu dal 2025

Cosa cambia in concreto dal prossimo anno per le aliquote Imu e, di conseguenza, per i contribuenti che devono versare l’imposta? L’allegato A del decreto 6 settembre 2024 sostituisce il precedente nell’individuazione delle fattispecie per la determinazione delle aliquote Imu.

In ciascuna fattispecie i Comuni possono introdurre ulteriori differenziazioni nell’ambito della propria autonomia. Nel caso il Comune intenda procedere nella diversificazione, resta inteso che deve farlo nel rispetto di criteri precisi di:

  • ragionevolezza;
  • adeguatezza;
  • proporzionalità;
  • non discriminazione.

La diversificazione può essere effettuata, sempre nel rispetto delle norme a livello nazionale, utilizzando l’applicativo che il Mef sta per mettere a disposizione. Va chiarito, inoltre, che anche il Comune che non intende diversificare deve usare la nuova piattaforma.

Chiarimenti sulle nuove aliquote Imu

Il comunicato del 27 settembre del Mef specifica che la piattaforma informatica sarà inserita all’interno di una specifica sezione “Gestione Imu” presente sul portale del federalismo fiscale e resa disponibile a partire dalla seconda metà di ottobre.
Insieme al chiarimento il Mef pubblica anche le linee guida per elaborare e trasmettere le nuove aliquote determinate dai Comuni.

Decreto 6 settembre 2024 Mef
Elenco fattispecie Imu

Imu, cosa accade nel 2025?

Nel comunicato si legge che nel 2025, primo anno di applicazione, in deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006 e dall’art. 1, comma 767, terzo periodo, della legge n. 160 del 2019, il Comune è tenuto a rispettare il comma 757 e 767 dell’articolo 1 stesso.

Nello specifico deve deliberare accedendo all’applicativo reso disponibile sul portale del federalismo fiscale elaborando il prospetto delle aliquote (il prospetto è parte integrante della delibera stessa e la delibera senza prospetto non è idonea). La delibera stessa deve essere pubblicata sul sito internet del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, entro il 28 ottobre dello stesso anno, allegando anche il prospetto delle aliquote.

In mancanza di delibera approvata in base a queste modalità e pubblicata entro il 28 ottobre, per quel Comune saranno applicate le aliquote di base che continueranno ad applicarsi per tutte le annualità successive fino a che il Comune non provveda all’approvazione di una delibera.

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