Freedom day dal 1° aprile? Ecco la road map delle riaperture con le date per mascherine, green pass, mezzi pubblici, hotel, feste, ristoranti e bar.
Freedom day dal 1° aprile? Allentamento graduale delle restrizioni anti Covid per arrivare a fine aprile a un (quasi) liberi tutti. Tra i provvedimenti sul tavolo, l’eliminazione del green pass per la maggior parte delle attività. Mantenendo in vigore solo l’obbligo vaccinale per gli over 50 fino al prossimo 15 giugno.
Sarebbe questo l’orientamento del governo Draghi che in questi giorni sta iniziando a stendere la road map delle riaperture. Road map annunciata dal presidente del Consiglio. Palazzo Chigi starebbe lavorando a un decreto da approvare tra la prima e la seconda settimana di marzo. La misura potrebbe entrare in vigore il 1° aprile, data che segnerebbe simbolicamente il ritorno graduale alla normalità. Ovvero quello che gli inglesi hanno chiamato il Freedom day. Ma quali sono i provvedimenti a cui starebbe lavorando l’esecutivo? Entriamo nel dettaglio.
Fine dello stato d’emergenza
Il 31 marzo termina lo stato d’emergenza e il governo Draghi ha deciso di non rinnovarlo perché i contagi continuano a diminuire. Le strutture ospedaliere si iniziano a svuotare e molte regioni hanno numeri incoraggianti. L’idea dell’esecutivo è dunque quella di cancellare alcune limitazioni e prorogarne altre, creando un calendario di ritorno alla normalità. Che favorisca l’arrivo dei turisti stranieri in vista delle festività pasquali.
Addio green pass?
Il dibattito più acceso tra ministri e tecnici è proprio sul green pass. La Lega vorrebbe eliminarlo già a partire dal 1° aprile, ma né il presidente Draghi né il ministro della Salute Roberto Speranza sarebbero d’accordo. Gradualità è la parola d’ordine. Anche perché al certificato verde è collegato il tentativo di spingere le terze dosi. «Non esiste un interruttore che premi e non c’è più il Covid - spiega Speranza -. Vedremo i numeri e decideremo, ma un elemento di gradualità lo dobbiamo immaginare».
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Mascherine Ffp2
Addio all’obbligo di mascherine Ffp2 per gli spettacoli all’aperto. Da decidere ancora il rinnovo dell’ordinanza che impone la mascherina per spettacoli al chiuso in teatri, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo. E per tutti gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso.
Mascherine al chiuso
Proroga invece per quanto riguarda le mascherine al chiuso. Il ministro della Salute Speranza ha annunciato un’ordinanza che rinnoverà l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione in tutti i luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private.
Bar e ristoranti
Addio anche all’obbligo di green pass per mangiare al tavolo in bar e ristoranti all’aperto. Il governo Draghi sta decidendo se rinnovare l’obbligo per la ristorazione al chiuso. L’ala aperturista della maggioranza vorrebbe limitarsi a chiedere solo la mascherina quando ci si alza dal tavolo.
La quarantena
Eliminato il tampone per chi proviene dalla Ue, l’esecutivo vorrebbe rendere più agevole anche l’ingresso di chi arriva dagli Stati Uniti. Dunque, a meno di condizioni pandemiche gravi nei paesi d’origine, la quarantena e i test all’ingresso non dovrebbero essere rinnovati.
Green pass in fiera e in hotel
Il 31 marzo, con la fine dello stato d’emergenza, scade l’obbligo di esibire il certificato verde rafforzato per hotel, sagre, fiere e centri congressi. L’idea del governo è di far decadere l’obbligo di green pass per gradi, favorendo così il ritorno dei turisti. In caso di eventi affollati però si potrebbe decidere di imporre il tampone.
Piscine, palestre e stadi
Il 31 marzo decade anche l’obbligo di green pass per piscine e palestre all’aperto. Qualche altra settimana di prudenza invece per gli sport al chiuso. Per quanto riguarda gli stadi, dal 1° aprile la capienza di spettatori dovrebbe arrivare al 100%.
Trasporti e colori delle regioni
Il 31 marzo scade l’obbligo di esibire il certificato verde rafforzato sui mezzi a lunga percorrenza e su quelli del trasporto pubblico locale. Il governo sta valutando un alleggerimento delle misure per favorire il turismo.
Infine, per quanto riguarda i colori delle regioni, potrebbero non essere aboliti. Il governo sta valutando l’idea di mantenere la zona rossa per gestire eventuali focolai.
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