Nuove regole per quanto riguarda le mascherine al raggiungimento di 30 milioni di vaccinati in Italia. Ecco le dichiarazioni di Sileri e quanto tempo sarà necessario per raggiungere l’obiettivo.
Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute nel Governo Draghi, dichiara: “Entro fine giugno, con 30 milioni di vaccinati, via mascherina all’aperto”.
Con questa dichiarazione il sottosegretario Pierpaolo Sileri prende posizione e si schiera a favore di un abbandono definitivo delle mascherine (in determinate circostanze) al raggiungimento di 30 milioni di vaccinati in tutto il Paese (metà della popolazione italiana).
Dire addio alle mascherine sarebbe quindi una possibile via da percorrere nel prossimo e vicino futuro.
Secondo le dichiarazioni del sottosegretario, l’addio alla mascherina potrebbe essere una realtà davvero molto vicina. Lo spiega Sileri durante il suo intervento alla trasmissione radiofonica 24 Mattino su Radio 24 in cui dichiara che quando saranno raggiunti i 30 milioni di persone vaccinate, che significa la metà della popolazione italiana, sarà possibile non utilizzare più la mascherina all’aperto, ma solo dopo aver atteso tre settimane per ottenere una buona protezione generale.
Questo sarebbe valido almeno per i luoghi in cui non è così fondamentale l’uso della mascherina. In caso di assembramento, dichiara Sileri, sarà comunque necessario utilizzarla per prevenire il rischio.
La linea governativa sembrerebbe quindi quella di dire addio alle mascherine all’aperto, almeno in situazioni che consentono la possibilità di non creare assembramenti. In caso di luoghi con presenza di molte persone concentrate in un singolo punto, anche all’aperto rimarrebbe comunque l’obbligo di indossarla.
Raggiungere 30 milioni di vaccinati: quanto manca per raggiungere l’obiettivo
Pierpaolo Sileri aggiunge poi che il raggiungimento dell’obiettivo “30 milioni di vaccinati con almeno una dose” potrebbe essere raggiunto entro la fine di giugno e che quindi “entro questa data potremo toglierci la mascherina all’aperto”. Si tratta quindi, di un obiettivo che dovrebbe essere raggiunto nel breve periodo.
Pierpaolo Sileri rivolge poi una considerazione a quella fascia di popolazione che non vorrà vaccinarsi entro tale data e asserisce:
“Le persone che non vorranno vaccinarsi? È un problema che interesserà le fasce della popolazione più giovane, quella sotto i 40 anni. È chiaro che serviranno tantissime campagne di informazione. Ma attenzione: la presenza di un green pass sarà un ulteriore stimolo alla vaccinazione, perché ti consente la mobilità solo se hai fatto un tampone, se hai avuto il covid o se sei vaccinato. Se non vuoi vaccinarti e vuoi muoverti, che fai? Ogni volta ti fai un tampone? Capisci che alla fine forse è meglio se ti vaccini e ti togli il pensiero”.
Quanti vaccini anti-Covid sono già stati fatti
Riguardo alle dosi del vaccino anti-Covid già distribuite, Sileri dichiara: “Ormai abbiamo raggiunto e superato le oltre 500 mila vaccini al giorno e i numeri saranno più alti appena arriveranno più dosi a maggio e giugno”.
Quello dei 30 milioni di vaccinati entro fine giugno sembrerebbe quindi un obiettivo possibile. Il green pass dovrebbe servire ad accelerare il processo di adesione alla campagna vaccinale elaborata dal Governo che è iniziata il 27 dicembre 2020.
Ad oggi, secondo il sito governativo sui dati Covid-19, in Italia sono state somministrate 24.215.989 dosi. La fascia d’età Over 80 ha ricevuto il maggior numero di dosi per un totale di 6.619.269 e a seguire subito dopo i soggetti fragili.
Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, sempre stando ai dati governativi aggiornati ad oggi, esattamente sono 7.468.842.
Ad ogni modo, nelle sue dichiarazioni, Pierpaolo Sileri parla di “vaccinati con almeno una dose”. Il che significa che, sebbene gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale anti-Covid sono considerevolmente meno di 30 milioni, l’obiettivo tarato sulla distribuzione di “almeno una dose” è in realtà abbastanza vicino, specialmente se si continuerà con 500 mila vaccinazioni al giorno.
Ciò significa che la data limite fissata per il termine del mese di giugno è papabile per completare l’obiettivo prefissato e avviare la possibilità di dire addio alle mascherine, almeno all’aperto e in luoghi che consentono di non creare assembramenti.
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