Sindacati e Ministero dell’Istruzione hanno trovato l’accordo per il concorso scuola straordinario: c’è l’impegno per la stabilizzazione dei precari tramite un nuovo concorso.
Mentre il concorso scuola ordinario è ancora bloccato causa Covid - e non si capisce se la prova preselettiva salterà oppure no - il Ministero dell’Istruzione e i sindacati hanno trovato un accordo per un nuovo concorso straordinario per docenti con l’obiettivo di stabilizzare quanti più precari possibile.
Nella giornata di oggi, infatti, le parti sociali e il Ministro Bianchi hanno raggiunto l’intesa sul Patto per l’Istruzione, accordo con il quale Viale Trastevere si impegna a ripensare il modello di reclutamento nella scuola con un occhio di riguardo per i docenti precari, per i quali si avvicina il momento della tanto attesa stabilizzazione.
In realtà nell’accordo sul Patto per l’Istruzione - per il quale mancano ancora le firme - non parla esplicitamente di nuovo concorso scuola straordinario, né tantomeno indica il numero di insegnanti precari che verrà stabilizzato con questa nuova tornata.
Tuttavia, il Ministro dell’Istruzione sembra aprire alla possibilità che ci possa essere una procedura semplificata (dunque per soli titoli e senza prove) per assumere a tempo indeterminato chi ha dedicato molti anni da precario al suo sogno di diventare insegnante.
Nuovo concorso scuola straordinario per soli titoli nel Patto per l’Istruzione?
Tutti ricorderanno le polemiche scaturite per il concorso scuola straordinario che si è tenuto sotto l’amministrazione Azzolina. Un concorso che secondo i sindacati avrebbe dovuto tener conto solamente dei titoli posseduti dagli insegnanti precari, assegnando un punteggio determinante ai fini della graduatoria finale, mentre l’allora Ministro dell’Istruzione era di un parere differente in quanto pretese che ci fosse anche un punteggio assegnato con una prova scritta.
Ma ai tempi del Covid, le amministrazioni stanno facendo quanto possibile per tagliare le prove in presenza; non è un caso che la riforma Brunetta vada proprio ad eliminare una preselettiva sostituendola con una fase di valutazione dei titoli.
E lo stesso sistema potrebbe essere adottato per la futura stabilizzazione del personale docente. Nel Patto per l’Istruzione, infatti, si legge dell’impegno a stabilizzare il personale docente della scuola, e che:
“tale impegno si deve realizzare entro l’avvio del prossimo anno scolastico, anche attraverso una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato“.
Tutto, quindi, lascia intendere che entro il prossimo anno ci sarà un nuovo concorso straordinario per stabilizzare i precari. Una situazione transitoria in attesa che prenda il via la nuova riforma del reclutamento (che seguirebbe a quella attuata dalla cosiddetta Buona Scuola di Matteo Renzi).
Patrizio Bianchi promette “impegno” per la stabilizzazione dei precari
Non ci sono dettagli su questa nuova selezione, ma le anticipazioni ci dicono che da parte del Ministero dell’Istruzione sembra esserci la volontà di prevedere un concorso con il solo riconoscimento di titoli, meriti ed esperienze, premiando così chi ha un Curriculum migliore. Un concorso che per i vincitori aprirebbe le porte ad una sorta di corso, un training on the job a partire dall’anno scolastico 2022-2023.
Non è chiaro per quanti precari ci sarà questa opportunità. Il Ministro Bianchi ha fatto sapere che ne sta discutendo con il Presidente del Consiglio, promettendo che verrà fatto il possibile per “recuperare coloro che hanno accumulato esperienza e che hanno bisogno di stabilità”.
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