Nuovo DPCM, perché Conte ha imposto delle nuove chiusure? I motivi del Governo

Martino Grassi

27/10/2020

Perché il Governo ha deciso di chiudere le palestre e le piscine e di limitare l’attività di bar e ristoranti? Ecco le motivazioni del premier Conte.

Nuovo DPCM, perché Conte ha imposto delle nuove chiusure? I motivi del Governo

L’emanazione del nuovo DPCM, con cui viene imposta la chiusura di palestre, piscine, cinema e teatri e vengono introdotte dell ulteriori limitazioni per bar e ristoranti, ha suscitato nei cittadini non pochi malesseri, tanto che da nord a sud dello Stivale sono nate diverse manifestazioni, sfociate poi anche in disordini.

Giuseppe Conte ha annunciato le nuove restrizioni nel corso di una conferenza stampa la scorsa domenica, senza tuttavia offrire alcuna giustificazione sulla ratio che ha spinto il governo a prendere decisioni così forti, soprattutto a livello economico, a discapito di diversi imprenditori, già fortemente provati dalla precedente chiusura di marzo. Il premier Conte nelle scorse ore, tramite una lettera a Il Fatto Quotidiano, ha precisato che “queste misure non sono in discussione” e tutti sono chiamati a rispettarle, tuttavia ha voluto precisare le motivazioni che hanno portato le forze di maggioranza all’elaborazione di questo documento, per molti ritenuto troppo limitante.

Nuovo DPCM: le motivazioni di Conte

L’obiettivo della lettera di Conte è quello di fornire “una risposta razionale” a tutti i cittadini che in questo momento si stanno chiedendo quali sono le motivazioni che hanno spinto il governo a prendere decisioni così forti in un momento di precarietà come questo. Secondo il premier tutte le misure attuate sono volte a tenere sotto controllo la curva dei contagi, che negli ultimi giorni ha raggiunto cifre allarmanti.

Uno dei principali luoghi di contagio, precisa Conte, sono i mezzi di trasporto dal momento che sono ambienti in cui più facilmente si creano assembramenti. Proprio per questo motivo da Palazzo Chigi sono arrivate delle strette sulla scuola, con l’introduzione della didattica a distanza per alcuni classi, e il potenziamento dello smart working, con l’intenzione di ridurre gli spostamenti delle persone, dal momento che, si legge nella lettera:

“Acquistare subito centinaia di nuovi mezzi pubblici è impossibile, per questo andava decongestionato il sistema del trasporto pubblico agendo su scuola e lavoro e altre occasioni di uscita come lo sono l’attività sportiva in palestre e piscine”.

Perché chiudere bar, ristoranti e luoghi di cultura?

Anche i momenti di socialità serali rappresentavano un grosso problema secondo il governo, tanto che ha imposto la chiusura indiscriminata di teatri e cinema, e delle forti limitazioni per i bar, i ristoranti e tutti gli altri luoghi dell’ospitalità:

“Abbiamo ridotto tutte le occasioni di socialità che spingono le persone a uscire nelle ore serali e a spostarsi con i mezzi pubblici. Uscire la sera per andare al ristorante, cinema o teatro significa prendere mezzi pubblici o taxi, fermarsi prima o dopo in una piazza a bere qualcosa o a incontrarsi con amici abbassando la propria soglia di attenzione e creando assembramenti. Ecco perché abbiamo sospeso le attività di ristoranti, cinema e teatri. Così si è meno incentivati a uscire di casa”.

La riduzione degli spostamenti e delle situazioni di socialità, precisa Conte, permette anche di avere meno contatti con persone esterne al proprio nucleo familiare, garantendo quindi un sistema di tracciamento più rapido ed efficiente da parte del Governo.

Il Governo supporterà economicamente i cittadini

Conte è consapevole del fatto che queste misure siano molto dure, ma questo “è il momento della responsabilità.

“La politica deve saper dar conto delle proprie scelte ai cittadini, assumersi la responsabilità delle proprie azioni e non soffiare sul fuoco del malessere sociale per qualche percentuale di consenso nei sondaggi. Ora è il momento di mettere il Paese in sicurezza, evitando la diffusione del contagio e il rischio di non riuscire a garantire cure e ricoveri adeguati e di non riuscire a preservare il tessuto economico e produttivo”.

Con queste parole il presidente del Consiglio ha voluto rassicurare i cittadini, esplicitando la sua consapevolezza delle “ricadute economiche di queste misure, delle difficoltà a cui molti cittadini italiani vanno incontro”, ma proprio per questo motivo i lavoratori saranno supportati con soldi certi e rapidi, in grado di colmare le perdite.

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