Coronavirus: l’Europa ha un nuovo epicentro

Fiammetta Rubini

23/07/2020

La Spagna è diventata il nuovo epicentro nella mappa dei contagi in Europa. Nelle ultime 2 settimane ha segnalato più casi del Regno Unito e di qualsiasi altro paese in UE.

Coronavirus: l’Europa ha un nuovo epicentro

È ufficiale: con più di 9.000 nuove infezioni rilevate solo nell’ultima settimana, la Spagna sta diventando il nuovo epicentro europeo del coronavirus.

Coronavirus: Spagna nuovo epicentro in Europa

Nelle ultime due settimane la Spagna ha confermato 14.530 nuovi contagi, portando il totale dei casi a più di 267.000. Per capirci, i nuovi casi di coronavirus nella penisola iberica sono pari ai nuovi casi registrati negli ultimi 14 giorni in Germania, Italia, Belgio e Portogallo messi insieme, stando ai dati dell’OMS.

La Spagna ha anche riportato un numero significativamente maggiore di nuovi contagi rispetto a Paesi più grandi come Regno Unito e Francia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nessun altro grande Paese dell’Unione europea sta attualmente registrando un tasso di crescita di infezioni così rapido.

Nel frattempo il Ministero della Salute spagnolo ha riferito che ci sono 224 focolai attivi in Spagna, e ieri sono state segnalate 730 nuove infezioni in 24 ore, il numero più alto dalla fine dello stato di allarme.

Nelle aree più colpite della Catalogna e dell’Aragona sono state reintrodotte alcune misure restrittive, ma per il momento non si è discusso di un ritorno al lockdown.

Boom di pazienti giovani e asintomatici

La Spagna si sta trovando ora nella situazione in cui sta cercando di rilanciare il turismo in una stagione economicamente critica e allo stesso tempo contenere lo scoppio di nuovi focolai. Le mascherine sono obbligatorie in quasi tutti i luoghi aperti al pubblico, sono state intensificate le misure igieniche e di distanziamento sociale, ed effettuati test di massa dopo la scoperta di un focolaio tra i giovani.

Un dato piuttosto preoccupante del coronavirus in Spagna è che il 40% dei contagiati ha un’età inferiore ai 40 anni e più della metà è asintomatica. A rivelarlo è uno studio del Carlos III Health Institute. La maggior parte di nuovi casi rientra nella fascia di età 15-29 anni, mostrando come la situazione sia cambiata molto negli ultimi mesi. Il 1° aprile l’83,3% di tutti i casi confermati aveva più di 40 anni, adesso l’età media si è abbassata ed è boom di casi asintomatici. Secondo il report, infatti, il 55% non ha mai manifestato alcun sintomo.

L’indagine rivela anche che il 49,6% dei pazienti non sa come ha fatto a contagiarsi. Gli studiosi spiegano che ciò indica che in alcune aree esiste una trasmissione comunitaria del virus e che il tracciamento dei contatti non è efficace. Caso esemplare, la Catalogna: la regione dove sorge Barcellona non ha fornito dati sul numero di contatti identificati per ciascun caso di coronavirus.

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