Obbligazioni italiane: cresce la domanda, frenano i rendimenti, ma fino a quando? Cosa osservare nel mercato del debito italiano, tra le prossime mosse della Bce e le scelte del Governo Meloni.
Nell’ultimo mese, da fine ottobre a oggi, le obbligazioni italiane sono volate: prezzo in aumento e rendimenti al ribasso. Fino a quando durerà l’interesse verso gli acquisti del debito d’Italia?
A novembre i titoli di Stato si stanno dirigendo verso il loro più grande guadagno in quasi tre anni, lasciando gli analisti a chiedersi quanto persisterà il rally.
I rendimenti delle obbligazioni a 10 anni sono scesi di oltre un punto percentuale rispetto al massimo di nove anni a settembre e si è ridotto anche lo spread.
Tutto questo significa che le obbligazioni italiane sono in voga tra gli investitori, ma i rischi di una crisi di attrazione per il debito nostrano sono dietro l’angolo. Un’analisi.
Per quanto tempo ancora gli investitori acquisteranno bond italiani?
Osservando i numeri, il debito italiano sul mercato secondario sembra attrarre investitori, con rendimenti in calo. Dal 4,16% di rendimento a fine ottobre si è passati all’attuale 3,9%, con soglie più basse al 3,6%.
Alla base di questo interesse ci sono innanzitutto le maggiori previsioni su una recessione nell’area dell’euro che rallenterà il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse della Banca centrale europea.
Tuttavia, gran parte dei guadagni del mercato obbligazionario finora sono stati guidati dai trader che hanno eliminato le scommesse short dal tavolo, piuttosto che aggiungere nuove posizioni long. Le posizioni in essere nei futures sui bond italiani a 10 anni sono scese del 20% negli ultimi mesi, un calo simile a quello visto l’ultima volta dopo la pandemia.
Inoltre, c’è ancora un considerevole elenco di rischi, dalla possibilità che il Governo Meloni litighi sul bilancio alla Banca centrale europea che avvia le vendite (e non più gli acquisiti) di obbligazioni nella strategia del QT.
“Durerà fino al prossimo anno il rally delle obbligazioni italiane?” No, ha affermato Annalisa Piazza, analista di ricerca sul reddito fisso presso MFS Investment Management, parlando di minacce quali ulteriori aumenti aggressivi dei tassi della Bce o errori politici del nuovo Governo.
Da evidenziare, infatti, che mentre gli operatori osservano eventuali segnali che la stretta monetaria globale stia raggiungendo il picco, i funzionari della Bce hanno scatenato un nuovo crollo del debito italiano affermando che potrebbe essere prematuro ridurre gli aumenti dei tassi. Quest’ultimo è un problema perenne che tiene in ansia gli investitori obbligazionari italiani.
Sul fronte interno, Giorgia Meloni ha assunto una posizione moderata sul tema che più interessa gli investitori obbligazionari: il contenimento della spesa pubblica. Ma c’è una crescente preoccupazione tra i funzionari italiani che le lotte interne con il suo vice Matteo Salvini possano mettere a repentaglio il suo impegno per la moderazione fiscale e persino la stabilità dell’esecutivo.
Al momento, lo spread Btp-Bund è al di sotto dei 200 punti e non desta tensione. Tuttavia, Citigroup, Societe Generale e Commerzbank AG lo vedono tornare alla soglia di allarme 250-300 punti entro l’anno prossimo.
Il rischio è che la Bce segua un altro grande aumento dei tassi il mese prossimo con un primo passo per iniziare a ridurre le sue partecipazioni obbligazionarie. Le obbligazioni italiane sono state tra le principali beneficiarie dello stimolo all’acquisto di titoli da parte della Bce e dei successivi interventi per limitare le conseguenze di condizioni finanziarie più restrittive.
Alcuni analisti, non a caso, pensano che anche il cosiddetto mercato dei Btp subirà un duro colpo all’inizio del prossimo anno, quando è probabile che i Governi europei inizino a emettere debito, senza alcun sostegno per gli acquisti da parte della banca centrale.
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“Ci sarà molta più offerta e nessun acquirente naturale come in passato e questo causerà molta incertezza su chi acquisterà i Btp”, ha affermato Flavio Carpenzano, direttore degli investimenti di Capital Group.
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