Bond a rendimento negativo pronti a scomparire? Un indice Bloomberg ha segnalato che ne restano soltanto un centinaio nel mondo. Frutto degli sconvolgimenti recenti, come l’impennata dell’inflazione.
Il bond a rendimento negativo è prossimo all’estinzione: ne sono rimasti solo 100 nel mondo.
Rispetto agli oltre 4.500 di questi titoli nel 2021 secondo l’indice Bloomberg Global Aggregate Negative Yielding Debt, la cifra appena indicata mette in evidenza il cambiamento brusco.
Il tutto è stato innescato da un’impennata dei rendimenti, mentre gli investitori scommettono su imminenti aumenti dei tassi di interesse. Dove sono scambiate, ancora, le obbligazioni con rendimenti negativi?
Bond con rendimenti negativi in calo: dove ne restano e perché
Innanzitutto, è bene sottolineare che un’obbligazione produce un rendimento negativo quando il prezzo che gli investitori pagano per essa è superiore all’interesse e al capitale che recupereranno nel corso della sua vita.
Questo meccanismo va contro la norma di investimento secondo la quale chi presta denaro dovrebbe ottenere un ritorno. Fino alla fine del 2020, le scorte globali di tali titoli ammontavano a oltre 18 trilioni di dollari. Ora valgono circa $ 2,5 trilioni.
In Eurozona, che un tempo dominava il settore con rendimenti profondamente negativi a causa delle politiche accomodanti della Banca centrale europea, rimangono solo le obbligazioni in scadenza il prossimo anno mentre i trader si preparano all’aumento dei i tassi già a luglio.
La maggior parte di quelli rimasti provengono dal Giappone, dove la banca centrale mantiene gli stimoli e tiene sotto controllo i rendimenti.
C’è un ultimo baluardo dei rendimenti negativi: le obbligazioni indicizzate all’inflazione, i cui tassi tengono conto dei futuri rialzi dei prezzi, che sono escluse dall’indice Bloomberg. Anche quelli stanno diminuendo di numero. Il cosiddetto rendimento reale dei Treasury USA a 10 anni è diventato positivo dopo aver trascorso oltre due anni sotto lo zero.
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