Omicron 4 e 5, i sintomi che preoccupano: «Macchie e lesioni dolorose». Ecco come intervenire

Emiliana Costa

17 Maggio 2022 - 13:31

Il virus muta e con esso anche i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione. Ecco la lista dei nuovi sintomi legati a Omicron e alle sottovarianti BA.4 e BA.5.

Omicron 4 e 5, i sintomi che preoccupano: «Macchie e lesioni dolorose». Ecco come intervenire

Omicron 4 e 5, scoperti nuovi sintomi. In Italia, la curva epidemiologica inizia a calare: diminuiscono positivi e ricoveri. Mentre il numero delle vittime resta alto a causa dell’aumento dei casi nel mese di aprile. Nel bollettino di ieri, lunedì 16 maggio, il numero dei contagi nelle 24 ore è stato di 13.668 (si tratta del dato più basso dell’anno, complice anche il week end). I decessi sono 102.

Ma gli esperti invitano alla prudenza. La circolazione del virus, infatti, resta alta. A trainare i contagi Omicron e le sue sottovarianti. BA.4 e BA.5, le ultime isolate, sono caratterizzate da un alto tasso di contagiosità e immunoevasione. Ma quali sono i nuovi sintomi legati a Omicron e alle sue «sorelle»?

Il virus muta e con esso anche i segnali a cui prestare attenzione. Se all’inizio della pandemia i sintomi principali erano perdita del gusto e dell’olfatto, tosse, febbre e mal di gola, adesso gli esperti individuano nuove linee guida. Ecco i sintomi che possono rivelare un’infezione da Covid-19.

Omicron, ecco i nuovi sintomi

Con la comparsa delle nuove varianti, anche i sintomi del Covid-19 si sono evoluti. All’inizio della pandemia, i principali segnali d’allarme erano perdita del gusto e dell’olfatto, tosse, febbre e mal di gola. Poi con la diffusione di Omicron e delle sue «sorelle» - tra cui le contagiosissime BA.4 e BA.5 - a tosse e raffreddore, si è aggiunta una nuova sintomatologia. Di seguito la lista completa.

Orticaria e rush cutaneo

Secondo uno studio inglese pubblicato nel 2021, un paziente su cinque contagiato con Omicron può presentare solo un’eruzione cutanea e nessun altro sintomo. Il Covid-19 attacca la pelle in modi diversi, tramite rush cutaneo o l’orticaria. I sintomi della pelle tendono a scomparire in pochi giorni senza trattamento specialistico. Ma se le lesioni cutanee sono troppo dolorose, consultare un medico.

Macchie sulle unghie

Il sintomo legato alle unghie colpisce soprattutto gli adolescenti o i giovani adulti asintomatici o che hanno contratto Omicron in forma lieve. In questo caso possono comparire linee di Beau, ovvero bande orizzontali profonde che si formano alla base delle unghie delle mani o dei piedi quando c’è una temporanea interruzione della crescita a causa di uno stress fisico.

Tra i sintomi anche le linee di Mees, linee bianche orizzontali che compaiono sulle unghie. In questo caso, la causa sarebbe una produzione anomala di proteine nel letto ungueale. Rilevata anche una macchia rossa a mezzaluna che si sviluppa alla base delle unghie. I sintomi di Omicron legati alle unghie non sono molto diffusi, in ogni caso ne può soffrire fino al 2% dei pazienti. Tendono a comparire nelle settimane successive all’infezione, quando le unghie crescono. E nella maggior parte dei casi si torna alla normalità nel giro di poco tempo.

Perdita dei capelli

La perdita dei capelli da Covid-19 è stato un sintomo finora sottovalutato, ma in realtà è piuttosto diffuso. Secondo uno studio condotto su quasi 6 mila persone positive al Covid, la perdita dei capelli riguarda il 48% dei pazienti. Il sintomo è più diffuso tra chi ha contratto una forma severa e tra le donne. Fortunatamente, i capelli ricrescono naturalmente.

Perdita dell’udito e acufene

Come accade per altre infezioni virali, è stato dimostrato che il Covid-19 può colpire anche le cellule dell’orecchio interno. Con conseguente perdita dell’udito o acufene (un ronzio costante nell’orecchio). Secondo uno studio condotto su 560 partecipanti, la perdita dell’udito si è verificata nel 3,1% dei casi, mentre l’acufene nel 4,5%.

Omicron 4 e 5, i sintomi più frequenti

In un’intervista a Money.it, Massimo Andreoni, primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), ha parlato dei sintomi più frequenti di Omicron e delle nuove sottovarianti BA.4 e BA.5.

«Omicron - spiega - è stata caratterizzata da numerose mutazioni e questo ci fa capire che avremo ulteriori subvarianti. Si è cercato di definire i sintomi di ognuna, ma non c’è una differenziazione così netta. Sicuramente ci sono stati sintomi più presenti e meno presenti. All’inizio della pandemia prevaleva la perdita di gusto e olfatto, mentre Omicron interessa soprattutto le altissime vie respiratorie. Dunque i sintomi più frequenti sono mal di gola e raffreddore. C’è un minor interessamento delle basse vie respiratorie».

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