“Omicron non sarà l’ultima variante, la pandemia non è finita”: la previsione

Stefano Rizzuti

12/02/2022

Per Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc europeo, la pandemia non è ancora finita e non è detto che la variante Omicron sia l’ultima. Una previsione simile a quella dell’Oms.

“Omicron non sarà l’ultima variante, la pandemia non è finita”: la previsione

La pandemia non è finita e non è detto che la variante Omicron sia l’ultima. La previsione, tutt’altro che ottimistica, viene da Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per le malattie (Ecdc). Il messaggio è chiaro: non possiamo pensare che il Covid-19 sia stato sconfitto ed è presto per capire se la convivenza con il virus sia o meno possibile nei prossimi mesi.

Ammon non è la prima a dire che non ci sono certezze su ciò che accadrà in futuro, tanto che anche l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, prevede diversi scenari per l’evolversi della pandemia: dal più ottimistico a uno di ben altro tipo e che desta molta preoccupazione. Quali sono le previsioni di Ecdc e Oms? Entriamo nel dettaglio.

Ecdc: pandemia non è finita, Omicron non sarà ultima variante

Ammon viene intervistata su Rai Radio1 e spiega che a suo giudizio la pandemia non è finita: “È probabile che questo Covid-19 rimanga con noi, non è detto che Omicron sia l’ultima variante che vediamo”. In Europa al momento la situazione è molto differenziata e si registrano condizioni sanitarie molto diverse nei singoli Paesi, ma sulle misure da adottare saranno i governi a decidere.

Per esempio sulle mascherine la direttrice dell’Ecdc ritiene che si debba continuare a utilizzarle nei luoghi in cui non è possibile mantenere il distanziamento, almeno al chiuso. Anche perché i dispositivi di protezione di bocca e naso vengono ritenuti una misura non invasiva. Quanto imparato finora sul Covid, inoltre, non è ancora abbastanza: “Abbiamo imparato molto ma non sappiamo tutto su questo virus”, afferma.

E proprio per evitare sorprese bisogna continuare a tenere alta la guardia, secondo Ammon. La direttrice chiede ai Paesi di continuare soprattutto a migliorare il sequenziamento del virus per individuare eventuali nuove varianti il prima possibile.

Gli scenari dell’Oms sull’evoluzione della pandemia

La previsione di Ammon non è di certo isolata e, anzi, corrisponde in parte con gli scenari previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Sylvie Briand, direttrice del Dipartimento di malattie pandemiche ed epidemiche dell’Oms, negli scorsi giorni ha ipotizzato tre diversi scenari, due più ottimistici e uno decisamente più negativo, sull’evoluzione del Covid.

Nel primo scenario Briand parte dal presupposto che rimangano in vigore le misure attuali e che la grande diffusione del virus comporti casi meno gravi, come sta avvenendo ora. La seconda ipotesi è quella per cui il Covid diventa endemico e la sua gestione sarà molto simile a quella dell’influenza, con un vaccino annuale per ridurre ricoveri e morti.

Infine c’è un terzo scenario, decisamente più catastrofico: potrebbero spuntare nuove varianti del virus e il rischio sarebbe quello di tornare indietro, forse addirittura al 2020, quando non c’erano i vaccini né una conoscenza reale del Covid e di come affrontarlo.

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