Allarme Omicron, salgono di nuovo i contagi. Tornano le restrizioni?

Emiliana Costa

15 Febbraio 2022 - 18:25

A due settimane dall’abolizione delle restrizioni, in una parte d’Europa tornano a salire i contagi. Ecco cosa sta succedendo.

Allarme Omicron, salgono di nuovo i contagi. Tornano le restrizioni?

Rialzo dei contagi a due settimane dall’abolizione delle misure anti Covid. Accade in Danimarca, il primo stato membro in Europa ad aver revocato le restrizioni. Ma dopo qualche giorno di calo, la curva adesso è tornata a salire.

Solo ieri sono stati registrati 38.628 nuovi casi nelle 24 ore precedenti, con 30 vittime. Un dato che riporta il paese baltico ai numeri di gennaio 2021. Entriamo nel dettaglio.

Danimarca senza restrizioni, tornano a salire contagi e morti

A due settimane dall’allentamento delle restrizioni, i numeri in Danimarca sono tornati a salire e il governo entra in allerta. Nel paese più del 60% dei danesi ha ricevuto la dose booster del vaccino anti Covid, contro una media Ue di poco inferiore al 45%. Inclusi i pazienti che hanno contratto il virus da poco, le autorità danesi stimano che l’80% della popolazione sia protetta dalla malattia.

Ma proprio l’allentamento delle restrizioni delle ultime settimane ha fatto tornare i contagi a crescere. Migliaia di cittadini infatti hanno approfittato dello stop alle misure di contenimento anti Covid per riversarsi nei locali della capitale Copenaghen. Anche la regina Margherita II, 81 anni, è stata contagiata in una forma lieve. Saputo della positività, la sovrana ha rinunciato alla vacanza in Norvegia e si è isolata nel palazzo reale di Copenaghen.

Il conteggio delle vittime in Danimarca

Il 3 febbraio scorso, lo Statens Serum Institut di Copenhagen (il centro di ricerca danese specializzato nella lotta alle malattie infettive) ha dichiarato che negli ultimi mesi del 2021 la Danimarca ha registrato un eccesso di mortalità tra gli over 75. Un picco che, secondo gli studiosi, sarebbe causato dalla diffusione della variante Delta.

Poi il cambio di passo a fine anno con l’arrivo della variante Omicron (che ora copre il 100% dei casi). Da dicembre infatti è stato registrato un aumento dei malati «molti dei quali meno gravi». Ma secondo lo Ssi ci sarebbe stata una quota decessi «erroneamente registrata» e sovrastimata.

Non è un calcolo facile da effettuare. Continua l’istituto danese: «La dichiarazione di mortalità è ulteriormente complicata dal fatto che la stragrande maggioranza dei decessi si verifica in persone che hanno malattie di base. In questi casi, il Covid-19 avrà spesso svolto un ruolo importante nella morte, ma l’importanza relativa del Covid-19 e delle altre malattie sottostanti è difficile da valutare. Pertanto, il tasso di mortalità giornaliero a 30 giorni per Covid-19 è un compromesso non completamente accurato, ma disponibile quasi in tempo reale».

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