L’Oms ha lanciato l’allarme: rischio biologico in Sudan. Un laboratorio con campioni di virus pericolosi è stato occupato. Ecco cosa sta accadendo.
Il tentativo di tregua in Sudan, dopo giorno di intensi scontri, non elimina del tutto i rischi legati a un collasso delle istituzioni. Difficile dire se la tregua, voluta e discussa grazie al coinvolgimento di Stati Uniti e Arabia Saudita, reggerà. È su questo sfondo precario che l’Oms ha annunciato il rischio biologico. Sembra infatti che un laboratorio sia stato occupato da alcuni combattenti e i tecnici addetti alla sicurezza dei campioni di virus non siano potuti entrare per mettere in sicurezza i materiali.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato i motivi dell’allarme. Infatti il laboratorio in questione contiene campioni di virus pericolosi per la salute, come rosolia, poliomielite e colera. La situazione nella Repubblica del Sudan è stata quindi dichiarata profondamente preoccupante, anche perché nel Paese è in circolazione il virus Marburg, responsabile della febbre emorragica che ha un alto livello di mortalità.
Gli ospedali sono già al collasso, tra strutture sanitarie saccheggiate e operatori sanitari che hanno perso la vita durante gli attacchi. Il rischio, oltre a quello della diffusione di virus e patogeni presenti nei laboratori, è l’assenza di sicurezza per la prevenzione della diffusione di virus che da tempo circolano in Sudan.
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La situazione in Sudan, anche se in stallo per via della tregua strappata alle fazioni durante la sera di lunedì 4 aprile, potrebbe peggiorare. A lanciare l’allarme è stata l’Organizzazione mondiale della sanità, dopo che alla sede di Ginevra sono stati informati di un possibile rischio biologico. Nima Saed Abid, responsabile locale dell’organizzazione mondiale della sanità, in collegamento video da Khartum, ha lanciato l’allarme. Sembra infatti che dei combattenti, di cui però non è stata specificata la fazione, abbiano occupato un laboratorio.
Il laboratorio ospita diversi campioni di agenti patogeni che, se dovesse venir meno la sicurezza della struttura, potrebbero rappresentare un vero e proprio allarme biologico. Nima Saed Abid ha parlato infatti di “alto rischio batteriologico” dopo il sequestro del laboratorio contenente agenti patogeni più o meno pericolosi. Impossibile però conoscere le condizioni dei campioni o del laboratorio, perché i combattenti hanno impedito l’accesso ai tecnici per mettere al sicuro i materiali.
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Dall’inizio degli scontri si sono verificati almeno 14 attacchi contro le strutture sanitarie. Gli scontri hanno causato al momento 459 morti, 4.072 feriti e almeno secondo le prime stime 270 mila persone in fuga (dati aggiornati al 25 aprile 2023 dell’Oms). Nel quadro tragico degli scontri anche gli operatori sanitari stanno rischiando o hanno perso la vita negli scontri. Almeno 8 figure del personale sanitario, tra medici e operatori sanitari sono morti e altri 2 risultano feriti. Le stime sono calcolate al ribasso.
L’Oms ha chiesto il cessate il fuoco contro i centri di salute, tra cui anche i laboratori di ricerca come quello occupato. La fuoriuscita dei campioni di virus (se dovessero essere attivi o facilmente raggiungibili) sono un rischio biologico serio. Nel laboratorio sono presenti campioni di virus che possono causare:
- rosolia
- colera
- poliomielite
- morbillo
- altri materiali pericolosi
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