Quante ore a settimana si lavora in Italia? E negli altri Paesi? La risposta dell’OCSE.
Quante ore a settimana lavorano gli italiani?
Secondo l’ultimo report dell’OCSE (dati relativi al 2016, ndr.) un lavoratore in Italia è impiegato in media per 1.730 ore l’anno, l’equivalente di 33 ore a settimana.
Un dato che colloca l’Italia nella 20^ posizione della classifica guidata dal Messico, dove ogni anno si lavora per 2.255 ore, circa 43 a settimana. Dimenticate quindi lo stereotipo del messicano a riposo nelle ore della “siesta”: è qui infatti che ci sono i lavoratori più stakanovisti.
Come spiegato nell’articolo di riferimento pubblicato dal World Economic Forum questo dipende dal fatto che in Messico le norme sul diritto del lavoro non vengono aggiornate da anni, quindi molto spesso i dipendenti vengono fatti lavorare più del previsto (il monte ore settimanali è di 48 ore, ndr). Inoltre, nell’ultimo secolo in Messico c’è stato un tasso di disoccupazione molto elevato che solamente adesso si sta risollevando: il ricordo di quegli anni però è ancora forte e per questo la maggior parte dei messicani accetta di lavorare alle condizioni del datore di lavoro pur di non perdere l’impiego.
In seconda posizione c’è la Costa Rica, mentre in terza la Corea del Sud dove si risente ancora dell’impulso dato negli anni scorsi per stimolare la crescita del Paese.
Le sorprese
Analizzando il grafico realizzato grazie ai dati diffusi dall’OCSE non mancano le sorprese. Ad esempio i giapponesi - che nell’immaginario di tutti sono visti come dei lavoratori instancabili - lavorano per meno ore dei lavoratori italiani: 1.713 ore l’anno, sotto la media OCSE di 1.763 ore.
In Danimarca - Paese dove si guadagna di più e si vive meglio - invece i lavoratori sono impiegati per sole 1.410 ore l’anno, equivalente di 27 ore a settimana. Un dato che li collocherebbe all’ultimo posto della classifica se non ci fosse la Germania; sì perché a sorpresa sono i tedeschi a lavorare per meno ore.
Qui si lavora per 1.363 ore l’anno - quasi la metà rispetto ai messicani - una media di 26 ore a settimana. Considerando una settimana di lavoro di 5 giorni - dal lunedì al venerdì - ogni giorno si lavora per poco più di 5 ore.
Meno ore di lavoro, ma più produttive
Eppure la Germania è una dei 20 Paesi più ricchi del mondo (il 18° per l’esattezza secondo i dati 2018 FMI) come è possibile? Questo perché i lavoratori tedeschi sono tra i più produttivi al mondo.
Lo stesso vale per Olanda, Francia e Danimarca dove nonostante si lavori in media meno di 1.500 ore l’anno c’è un’alta produttività sul lavoro che porta le loro economie ad essere migliori della nostra, visto che in Italia si lavora di più ma si produce di meno.
Negli ultimi 10 anni infatti la produttività in Italia è cresciuta del solo 5,8% e ciò comporta degli effetti negativi sul salario reale, per il quale nel 2018 è prevista una decrescita dello 0,6%.
Il problema dell’Italia è che la tecnologia è arretrata e non si investe abbastanza in alcuni settori particolarmente trainanti per la crescita economica del Paese - come quello meccanico e manifatturiero - preferendo ad esempio moda e turismo.
Insomma, quando in Italia si tornerà ad investire e a migliorare la forza lavoro (partendo dalla formazione universitaria) allora si potrà sperare in una nuova crescita della produttività; e in tal caso le ore di impiego settimanali potrebbero anche diminuire.
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