Orban si è schierato al fianco dell’Italia e contro l’Olanda nella complessa partita europea sul Recovery Fund. Il presidente ungherese ha mandato direttamente un messaggio a Salvini, non a Conte. Anche la Meloni ringrazia
Recovery Fund: anche Viktor Orban si è schierato in quella che ormai appare come una partita a due, Italia contro Olanda.
Il presidente ungherese, stremato come tutti i 27 Paesi UE da incessanti e inconcludenti ore di trattativa, ha espresso la sua posizione a favore dell’Italia.
La figura del leader magiaro resta, però, parecchio controversa con la sua propensione alla violazione dei diritti civili e non figura tra i maggiori alleati del Governo Conte.
Infatti, il suo sostegno alla nostra nazione lo ha comunicato direttamente a Salvini, non al presidente del Consiglio.
L’asse Italia-Ungheria passa per la destra italiana, tanto che anche la Meloni ha inviato il suo grazie a Orban polemizzando con la sinistra.
Orban sta con l’Italia, ma cerca la sponda di Salvini
Viktor Orban è apparso molto indignato nei confronti dell’intransigenza olandese durante il Consiglio Europeo. Proprio come l’Italia, che con il presidente del Consiglio Conte sta portando avanti un’aspra battaglia contro Rutte e i Paesi frugali.
Orban ha accusato il premier olandese di avercela con lui e con l’Ungheria e di voler “creare un meccanismo che gli permetta di influenzare e di controllare come i Paesi mediterranei spendono i soldi”.
Il riferimento è a un preciso obiettivo, sostenuto dall’Olanda soprattutto, ma che potrebbe avere la sponda anche di altri Stati: sottoporre le nazioni a un controllo dello stato di diritto prima di concedere fondi.
Condizione bollata come inaccettabile da Orban, visto che l’Ungheria è spesso nel mirino UE per le violazioni dei diritti e dei meccanismi istituzionali.
Rutte, quindi, è diventato l’accusato prediletto anche del presidente ungherese: “Ci sta attaccando duramente e ha fatto capire che visto che, a suo avviso, l’Ungheria non rispetta lo Stato di diritto deve essere punita finanziariamente”.
In questa partita, prendere le parti dell’Italia appare dunque conveniente per Orban. Non è un caso, però, che abbia mandato un messaggio personale a Matteo Salvini (così hanno dichiarato fonti Lega) per esprimere solidarietà.
Probabilmente l’Italia di Conte sarebbe anche d’accordo a un controllo sui diritti civili e sulla democrazia nei Paesi in bilico (come l’Ungheria), seppure in questa partita il nostro primo ministro non vuole irritare troppo gli Stati dell’Est.
Sul tema, invece, i veri alleati di Orban restano Salvini e Meloni. Il messaggio diretto inviato al leader della Lega potrebbe significare: vi sto appoggiando in questa delicata questione dei fondi, voi sostenete l’Ungheria contro i tentativi UE di monitorare la mia sovranità.
Salvini e Meloni ringraziano l’amico Orban
La vicinanza di Orban all’Italia è tutta da interpretare. Così come la tanto sbandierata amicizia del nazionalista ungherese con Salvini e Meloni.
Occorre ricordare, infatti, che non molto tempo fa il presidente magiaro si era schierato contro i coronabond sponsorizzati dalla destra italiana, contro il Recovery Fund difeso dal nostro Governo e addirittura contro la politica di ridistribuzione dei migranti tanto invocata da Salvini.
I metodi piuttosto brutali e severi di chiusura delle frontiere ungheresi per evitare l’afflusso dei richiedenti asilo restano, comunque, un modello da seguire per i leader italiani del centrodestra.
Ora, dinanzi alla solidarietà di Orban con l’Italia al Consiglio Europeo, i primi a ringraziare e a fare ironia sono stati proprio Salvini e Meloni.
Il senatore della Lega ha dichiarato: “Orban è con l’Italia, gli amici di Conte e del Pd no”. Parole lapidarie contro il Governo nella sua partita in UE.
Giorgia Meloni ha addirittura condiviso un post sui social per onorare l’amico magiaro:
“Grazie a Viktor Orban per queste parole di attenzione e amicizia verso la nostra Nazione. Dichiarazioni molto diverse da quelle che stanno uscendo dal Consiglio Europeo per bocca degli alleati della sinistra. Ma come, non erano i «pericolosi sovranisti» i nemici dell’Italia?”
Una frecciata polemica contro la sinistra, rea di non fare abbastanza in Europa, come invece sta facendo il temuto sovranismo.
Resta da capire, comunque, in che modo in questa delicata partita la sinistra, il Governo e il PD stiano remando contro l’Italia, come intendono Meloni e Salvini.
E, soprattutto, l’appoggio di Orban fino a che punto servirà al nostro Paese?
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