Saldo e stralcio per i debiti fino a 5.000 euro (e per le cartelle emesse dal 2015): ecco le prime anticipazioni sulla pace fiscale pensata dal Governo Draghi.
Emergono le prime indiscrezioni su come sarà la pace fiscale decisa dal Governo Draghi, la quale sarà descritta dal nuovo Decreto Ristori 5 (che sembra si chiamerà DL Sostegno) in arrivo - speriamo - la prossima settimana.
Ad anticipare i dettagli della nuova pace fiscale è Italia Oggi, la quale fa anche chiarezza su come saranno gli aiuti economici previsti dal Decreto Ristori quinquies (o Sostegno).
Le novità sono diverse, ma una delle più importanti è sicuramente il nuovo saldo e stralcio delle cartelle. Si pensava, infatti, che il Governo Draghi potesse procedere nel cancellare tutti i debiti di un valore inferiore ai 1.000,00€, come d’altronde aveva richiesto Matteo Salvini al Premier qualche giorno fa. Ebbene, secondo le anticipazioni il saldo e stralcio interesserà molte più cartelle, cancellando i debiti inferiori ai 5.000,00€.
Saldo e stralcio: il Governo Draghi “cancella” i debiti fino ai 5 mila euro
Ricordiamo cosa si intende per “saldo e stralcio”: si tratta di una misura che consiste nella riduzione delle somme dovute per determinate tipologie di debiti. Oltre alla riduzione degli importi dovuti, con il saldo e stralcio è anche previsto l’azzeramento di sanzioni e di interessi di mora.
L’ultimo saldo e stralcio è stato previsto dalla legge 145/2018, con la quale questo strumento è stato riservato a coloro che hanno un ISEE non superiore ai 20.000 euro.
Rispetto al saldo e stralcio previsto dal Governo Draghi, invece, non emergono altre informazioni se non quelle riguardanti l’importo massimo dei debiti per i quali si può ricorrere a questo strumento e la data di emissione delle cartelle. Nel dettaglio, il saldo e stralcio riguarderà le cartelle emesse dal 2015, con un valore entro i 5.000,00 euro.
Sopra questo importo sarà comunque possibile rottamare il debito pagandone il valore nominale: lo stralcio, quindi, interesserà solamente interessi e sanzioni.
Pace fiscale Governo Draghi: quando si parte?
Secondo la tabella di marcia pensata dai tecnici del Ministero dell’Economia, la nuova rottamazione prenderà il via da giugno 2021. Ricordiamo che si tratta di un provvedimento necessario, in quanto andrà ad alleggerire il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, dove al momento sono fermi quasi mille miliardi di arretrato sulle cartelle. Debiti che tuttavia, nella maggior parte dei casi, sono di difficile recupero.
A tal proposito, da domani - lunedì 1° marzo - riprendono i termini di pagamento per le rate dei piani autorizzati dalle precedenti rottamazioni. Sembra però che il Governo Draghi stia valutando la possibilità di rinviare questi termini di almeno due mesi, in modo da allinearsi con l’avvio della nuova rottamazione.
Ricordiamo poi che sempre da domani si rimette in moto la macchina fiscale, con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che potrà tornare a notificare cartelle e avvisi di accertamento. In sospeso ce ne sono circa 50 milioni, ma il loro invio non sarà immediato. Servirà tempo e l’Agenzia delle Entrate avrà comunque due anni di tempo - come stabilito dall’ultima proroga della sospensione delle cartelle - per smaltire tutto il pregresso.
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