C’è un Paese in Europa alimentato al 100% da energie rinnovabili

Ilena D’Errico

6 Ottobre 2024 - 21:26

Il 100% dell’elettricità e dell’energia termica di questo Paese deriva da fonti rinnovabili. Ecco qual è e soprattutto come fa.

C’è un Paese in Europa alimentato al 100% da energie rinnovabili

La transizione energetica richiede un impegno costante e graduale, perciò ogni progresso, per quanto piccolo possa essere, deve essere visto come un importante miglioramento per il futuro. Non è certo un mistero che alcuni territori siano più avanti di altri, ma in alcuni casi è impossibile reggere il confronto. L’Italia, che non è neanche tra gli ultimi Stati dell’Ue per transizione energetica, ha posto come obiettivo per il 2030 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 65%.

Eppure, c’è un Paese in Europa alimentato al 100% da energie rinnovabili per quanto riguarda l’elettricità (con percentuali vicine anche per l’energia termica): l’Islanda. Di esempi esemplari dal punto di vista energetico ce n’è almeno una ventina nel mondo, ma nessuno si appresta ad accrescere in maniera tanto repentina la produzione di energia rinnovabile come l’Islanda.

Oltretutto, tanti Stati con un’ottima copertura rinnovabile del fabbisogno elettrico dipendono fortemente dai combustibili fossili per altri settori energetici, mentre l’impegno islandese per l’energia pulita si estende davvero su un ampio raggio, con un sapiente sfruttamento delle risorse naturali messe a disposizione dal territorio.

Un Paese in Europa alimentato al 100% da energie rinnovabili

L’Islanda è l’unico Paese in Europa alimentato al 100% da energie rinnovabili per l’energia elettrica. Un primato quasi doppio, con una percentuale del 100% per l’energia elettrica e poco inferiore per l’energia termica. Il merito si deve alle risorse idrotermali e geotermiche presenti sul territorio islandese, che vengono sfruttate in maniera lungimirante e attenta alla sicurezza dei cittadini.

L’energia geotermica in Islanda è sufficiente a coprire il fabbisogno relativo al riscaldamento domestico per il 90%, una percentuale davvero elevata, capace di salvaguardare l’ambiente e far risparmiare le famiglie. Le fonti geotermiche in Islanda assicurano da sole più del 50% dell’energia totale del Paese, rivelandosi utile non solo per il riscaldamento domestico, ma anche per quello di ambienti come le piscine, e in parte (circa il 30%) per l’energia elettrica.

Il restante 70% circa di energia elettrica è invece prodotto con le centrali idroelettriche, che sfruttano soprattutto i fiumi glaciali. Il caso dell’Islanda risulta eccezionale non soltanto per le notevoli percentuali di energie rinnovabili in uso, ma per l’unica conformazione del territorio, che ha in serbo vapori sotterranei a temperature elevatissime e fiumi in abbondanza. Questi ultimi, con l’inesorabile scioglimento dei ghiacciai, sono destinati ad accrescere ancora, aumentando la produzione di energia idroelettrica.

Anche in questo senso l’Islanda sta giocando d’anticipo, avviando la costruzione di nuove centrali, utili anche a proteggere il Paese in caso di inondazioni, e predisponendo barriere per il contenimento e la deviazione dei flussi di lava in caso di eruzioni vulcaniche, proteggendo i cittadini e salvaguardando le centrali geotermiche.

Tra geyser, vulcani e fiumi glaciali, l’Islanda non rinuncia nemmeno al vento e ha infatti progettato un mastodontico parco eolico a Búrfellslundur, destinato a implementare ulteriormente la produzione di energie rinnovabili. Ambiente ed economia vengono così protetti, partendo proprio dalla salvaguardia del territorio con interventi che si adattano alla sua conformazione e ne traggono il massimo beneficio possibile. Di fatto, l’inquinamento quasi inesistente è uno dei tanti punti di forza delle città islandesi, sempre più ambite per viaggi e trasferimenti.

Aiuta anche la particolare efficienza dei mezzi pubblici, per i quali c’è un attivo progetto di conversione elettrica, mentre prosegue anche la sperimentazione di carburanti alternativi, come l’idrogeno. Anche l’alimentazione islandese è rinomata per la sua genuinità e salubrità, garantita proprio affidandosi alle energie rinnovabili (il riscaldamento delle serre è interamente geotermico) e accogliendo le particolarità del terreno lavico.

Guardando l’Islanda, sembra proprio che la transizione energetica abbia un impatto a tutto tondo sulle condizioni di vita della popolazione, ma non bisogna dimenticare che questo processo è iniziato molti anni fa e, come già detto, poggia sulle caratteristiche tipiche dell’area. Non si può quindi replicare, ma andrebbe preso come esempio, soprattutto per la capacità di adattamento e oculatezza.

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