Paesi Frugali: la proposta sul Recovery Fund che non convince Conte

Martino Grassi

19/07/2020

I Paesi Frugali hanno avanzato una proposta per trovare un accordo sul Recovery Fund che non soddisfa il premier Conte. Ecco cosa prevede.

Paesi Frugali: la proposta sul Recovery Fund che non convince Conte

La proposta dei Paesi Frugali sul Recovery Fund non convince il premier Conte. Dalla Finlandia arriva infatti un nuovo disegno per trovare un’intesa che soddisfi anche l’Olanda, l’Austria, la Danimarca e la Svezia, che prevederebbe una sovvenzione da 350 miliardi per il Recovery Fund, che potrebbero essere raddoppiati mediante la somministrazione di prestiti.

L’obiettivo della Finlandia sarebbe proprio quello di contenere la quota delle sovvenzioni, e se non si riuscirà a trovare un accordo entro la giornata, i negoziati potrebbero essere protratti anche lunedì, fa sapere il premier finlandese Sanna Marin, nel corso di un’intervista. L’intesa in ogni caso dovrà essere provvisto anche della componente sulla Governance, con una conseguente riduzione del volume del Bilancio UE e un incremento dei rebate ossia i rimborsi previsti per i vari Stati.

Recovery Fund, al via la maratona dei negoziati

Nel corso del Consiglio europeo sono andati in scena una serie di incontri bilaterali o plurilaterali coordinati da Angela Merkel, la cancelliera tedesca, ed Emmanuel Macron, il premier francese, dove si è dato il via a una maratona per giungere a un accordo sulla manovra del Recovery Fund, che prevederebbe lo stanziamento di 750 miliardi per rilanciare l’economia dei Paesi membri.

Al termine della seconda giornata di incontri, quella di sabato 18 luglio, il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha commentato su Twitter le trattative per i negoziati UE: “Ci siamo mossi nella giusta direzione, ma c’è ancora molta strada da fare domani”.

L’Europa sotto il ricatto dei Frugali

Sembra dunque che un possibile accordo potrà giungere solo quando verrà trovata una soluzione che soddisfi i cosiddetti Paesi Frugali. Questa condizione non soddisfa il premier Giuseppe conte, che al temine della seconda giornata del Consiglio europeo ha commentato la giornata sostenendo che “l’Europa è sotto ricatto dei Paesi Frugali. Anche su Twitter, dove ha postato una foto che lo immortala insieme a Merkel, Macron, Sanchez e Von Der Leyen, il premier Conte ha scritto:

“Continua il negoziato. Da una parte la stragrande maggioranza dei Paesi - compresi i più grandi Germania, Francia, Spagna, Italia - che difendono le istituzioni europee e il progetto europeo e dall’altra pochi Paesi, detti “frugali”.

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