In alcuni Paesi del mondo il coronavirus non ha ancora fatto la sua comparsa. Quali sono e perché non si è diffuso in questi Stati?
In alcuni Paesi del mondo il coronavirus ancora non ha fatto la sua comparsa.
Secondo quanto riportato dal direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, al 12 marzo scorso sarebbero risultati ben 77 Paesi e territori senza casi segnalati e 55 zone con meno di 10 contagi. Oltre a fornire una panoramica puntuale dei dati, l’uomo ha altresì invitato tutti gli Stati ad attuare le stesse misure di sicurezza e prevenzione già introdotte in Italia per fronteggiare la diffusione del virus.
Quest’ultimo, intanto avrebbe già raggiunto più di 140 Paesi nel mondo ed anche per questo motivo è stato deciso di dichiarare lo stato di pandemia. L’unico modo per bloccare la diffusione ed evitare che anche i luoghi in cui il coronavirus non si è diffuso si infettino è quello di attuare una chiusura preventiva dei confini.
Paesi senza coronavirus: quali sono
Il virus sembrerebbe non aver ancora contagiato diverse zone dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, oltre che diverse isole, anche europee.
Tra i principali Stati dell’Africa troviamo:
- Etiopia con 102 milioni di abitanti;
- Mozambico con 25 milioni di abitanti;
- Madagascar con 25 milioni di abitanti;
- Botswana con 2 milioni di abitanti;
- Capo Verde con 550 mila abitanti.
Fuori dall’Africa troviamo diversi Paesi asiatici come il Laos, Uzbekistan e il Tajikistan, mentre in America Latina sembrano salvarsi l’Uruguay, il Nicaragua e altre isole caraibiche.
In Europa invece fuori dalla lista dei contagi solo alcune isole della Grecia come Mykonos, Corfù e Santorini dove non si sono registrati ancora casi, diversamente da quanto accaduto sulla terraferma, e Malaga.
Perché il virus non si è diffuso in questi paesi?
Non è possibile dire con certezza se il virus non sia mai apparso su questi territori. Esso potrebbe infatti essersi manifestato in forma più lieve e asintomatica oppure i Paesi stessi potrebbero non aver fatto trapelare nessuna informazione.
Ancora non è chiaro come si diffonda esattamente la pandemia, ma è stato ipotizzato che la sua propagazione sia facilitata o ostacolata anche dalle condizioni climatiche, preferendo quella che viene chiamata “cintura del coronavirus” ossia una zona in cui esso si diffonde più facilmente, compresa tra il 30° e il 50° parallelo.
In alcuni casi è possibile che il virus si sia propagato ma la mancanza di strutture sanitarie adeguate o l’impossibilità di eseguire i test potrebbe fare si che le fonti ufficiali non siano a conoscenza di un possibile focolaio in alcune zone, tra cui quelle rurali dell’Asia e dell’Africa.
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