I pagamenti col bancomat cambieranno dal 2022, sia per il nuovo limite al contante, sia per gli incentivi previsti il POS. Novità in vista anche per la lotteria degli scontrini.
Dal 1° gennaio 2022 ci sono novità sui pagamenti col bancomat, sia perché entrerà in vigore il nuovo limite sui contanti, sia perché cambiano anche gli incentivi all’uso della moneta elettronica. Cambia, infatti, anche il panorama dei bonus per i pagamenti elettronici con la cancellazione definitiva del cashback.
Eppure, l’uso del bancomat (e in generale dei pagamenti tracciabili) continuerà a essere incoraggiato, da un lato con i crediti d’imposta per gli esercenti, e dall’altro con dei cambiamenti alla lotteria degli scontrini.
Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Economia, infatti, la percentuale degli esercenti che trasmettono i dati della lotteria non arriva al 30%, e quindi si sta pensando di semplificare il meccanismo delle estrazioni.
Vediamo quali sono le novità allo studio e come cambieranno i pagamenti nel 2022.
Come cambiano i pagamenti nel 2022 col nuovo limite al contante
Il nuovo limite per i pagamenti in contante è fissato a 1.000 euro ed entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2022. Attualmente la soglia massima per i pagamenti cash è fissato a 2.000 euro, e quindi il nuovo limite dimezza l’importo massimo consentito.
A stabilire le regole è stato il decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, quindi si tratta di una novità ormai annunciata da parecchi mesi e confermata durante il question time del 13 ottobre dal sottosegretario all’Economia Federico Freni.
Come cambiano i pagamenti in contante? Con l’entrata in vigore delle nuove regole, dal 1° gennaio 2022 si potrà pagare cash un’altra persona o azienda solo fino a 999,99 euro. Per le operazioni superiori a tale importo bisognerà usare mezzi di pagamento tracciabili, quindi bonifico bancario o postale, carta di credito e debito, o bancomat.
Pagamenti bancomat nel 2022: i nuovi incentivi e le novità per la lotteria degli scontrini
Visti i risvolti antievasione del piano Italia cashless del Governo (orfano però del cashback), oltre a limitare l’uso dei contanti si incoraggiano i pagamenti elettronici seguendo due strade: i bonus per gli esercenti che si dotano di POS e la semplificazione del meccanismo della lotteria degli scontrini.
Nel primo caso, sono previsti tre crediti d’imposta:
- uno del 100% sulle commissioni per i pagamenti elettronici;
- uno in percentuale fino a un massimo di 160 euro per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori telematici;
- l’ultimo, sempre in percentuale fino a un massimo di 320 euro, per gli esercenti che acquistano, noleggiano o usano strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono la memorizzazione e la trasmissione dei dati.
L’obiettivo è quello di incentivare gli esercenti a dotarsi di un POS, adempimento in teoria obbligatorio dal 2014, ma vista l’assenza di sanzioni l’obbligo rimane solo su carta.
La seconda strada punta a semplificare il funzionamento della lotteria degli scontrini, attraverso l’introduzione di estrazioni istantanee, oppure usando l’app IO.
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