Pagamenti istantanei in Europa: che cosa sta cambiando

Niccolò Ellena

30 Giugno 2023 - 11:04

La Commissione ECON del Parlamento europeo ha approvato la legislazione che obbliga i fornitori di servizi di pagamento a renderli istantanei. Cosa significa per le banche?

Pagamenti istantanei in Europa: che cosa sta cambiando

La commissione per i problemi economici e monetari (ECON) del Parlamento europeo ha votato e approvato la legislazione che rende obbligatori i pagamenti istantanei per i clienti all’interno dell’Unione europea.

Da adesso quindi, stando alla proposta della Commissione europea, le banche - e in generale i fornitori di servizi di pagamento (PSP) - dovranno adeguarsi.

La nuova legislazione non obbligherà gli attori interessati a rendere i pagamenti soltanto più veloci, ma anche più sicuri.

Pagamenti istantanei: cosa dice la nuova legislazione UE

I parlamentari europei della commissione ECON hanno votato per aggiornare la legislazione della Single Euro Payment Area (SEPA). Una volta che l’aggiornamento entrerà in vigore, i fornitori di servizi di pagamento che offrono servizi di trasferimento in euro, dovranno anche dare la possibilità di effettuare pagamenti istantanei. Gli Stati membri che non utilizzano l’euro dovranno applicare le norme ai pagamenti nazionali istantanei nella loro valuta.

Un pagamento istantaneo, per essere tale, deve avere delle caratteristiche ben precise: deve essere eseguito ed elaborato subito, a prescindere dal giorno e dall’ora, così che l’importo trasferito venga accreditato sul conto del beneficiario entro 10 secondi dal momento in cui l’ordine di pagamento viene ricevuto.

Qualora l’ordine per un pagamento istantaneo in euro sia presentato da un conto non in euro, il fornitore di servizi di pagamento dovrà convertire l’importo dell’operazione dalla valuta di partenza in euro, immediatamente dopo aver ricevuto l’ordine di pagamento.

La commissione ha sottolineato che i fornitori di servizi devono porre grande attenzione agli aspetti relativi all’antiriciclaggio, come per esempio la sua prevenzione. A tal fine, i PSP che operano all’interno dell’Unione europea dovranno fornire un servizio per verificare eventuali discrepanze tra l’identificativo del conto di pagamento del beneficiario e il nome di quello fornito dal pagatore.

Nel caso in cui una discrepanza venga rilevata, il fornitore è chiamato a informare il cliente. Qualora non lo faccia e si verifichino degli imprevisti che comportano una perdita economica, il PSP dovrà risarcire la perdita.

Oltre a questo, i fornitori di servizio di pagamento dovranno consentire ai propri clienti di impostare un importo massimo per i pagamenti istantanei in euro, che potrà essere eventualmente modificato prima del trasferimento successivo.

Infine, i PSP che permettono di effettuare pagamenti istantanei dovranno verificare se i loro clienti sono soggetti a sanzioni o misure restrittive legate all’antiriciclaggio o al finanziamento del terrorismo.

Pagamenti istantanei: la situazione europea

Grazie ad un rapporto «Prime Time for Real-Time» di ACI Worldwide, è possibile sapere quale tra i principali Paesi europei stanno sfruttando e sfrutteranno al meglio le transazioni istantanee.

Secondo il rapporto, la Francia ha registrato 202 milioni di transazioni istantanee nel 2022. Queste, secondo le previsioni, dovrebbero diventare 1,4 miliardi nel 2027, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 47,8%. Crescerà invece un po’ meno l’Italia, che ha fatto registrare 364 milioni di transazioni istantanee nel 2022, e che - è stimato - dovrebbe arrivare a 787 milioni nel 2027 (CAGR 16,7%).

Meglio ancora faranno Spagna e Germania: la prima ha fatto registrare 364 milioni di transazioni istantanee nel 2022. Queste dovrebbero diventare 2 miliardi e 400 milioni nel 2027, con un CAGR del 30,4%. La seconda, invece, ha registrato 1,1 miliardi di transazioni istantanee nel 2022 che dovrebbero diventare 2,7 miliardi nel 2027, con un CAGR del 18,9%.

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