Tra aprile e giugno 2021 le aperture di partita IVA sono aumentate del 54,1% rispetto allo stesso periodo del 2020: i dettagli nel comunicato stampa MEF del 10 settembre.
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Ministero dell’Economia c’è stato un boom di aperture di partite IVA nel secondo trimestre del 2021.
Tra aprile e giugno 2021 le aperture sono aumentate del 54,1%, che si traduce in 147.153 nuove partite IVA. Dati incoraggianti, che fanno pensare a una crescita e una ripartenza economica, ma va tenuto in considerazione che la percentuale fa riferimento allo stesso periodo del 2020, cioè i mesi più duri a causa dell’emergenza sanitaria.
Vediamo i dettagli di queste nuove aperture di partite IVA.
Partite IVA, boom di aperture tra aprile e giugno 2021: i dati MEF
I dati del MEF diffusi nel comunicato stampa del 10 settembre fotografano la situazione del secondo trimestre 2021, quindi da aprile a giugno.
Guardando alla natura giuridica, le aperture si distribuiscono come segue:
- il 65,6% delle nuove aperture di partita IVA è stato operato da persone fisiche;
- il 21,1% da società di capitali;
- il 3% da società di persone;
- la quota dei non residenti” (essenzialmente costituiti da società di commercio on-line) e quella delle “altre forme giuridiche”, rappresentano complessivamente oltre il 10% del totale delle nuove aperture.
Rispetto allo stesso periodo del 2020, l’aumento di avviamenti è generalizzato, raggiungendo il 400% per i non residenti, mentre si assesta al 35% per le persone fisiche.
Dal punto di vista della ripartizione territoriale, il 47,4% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 20,3% al Centro e il 31,6% al Sud e Isole. Rispetto al periodo aprile-maggio-giugno 2020, le crescite maggiori ci sono state in Friuli V.G. e Veneto, entrambe oltre il 110%, mentre quella più contenuta è in Molise (+18,9%).
In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio è quello che registra sempre il maggior numero di aperture con il 24,8% del totale, seguito dalle attività professionali con il 16,2% e dall’agricoltura (11%). Rispetto al secondo trimestre del 2020, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nelle attività di intrattenimento (+103%), nel commercio (+98,8%) e nelle attività immobiliari (+90,4%).
Chi apre la partita IVA nel 2021: l’identikit
Proseguendo con la lettura del comunicato stampa MEF ci sono le informazioni relative alle persone fisiche. In questo modo si può creare un vero e proprio identikit di chi ha aperto la partita IVA nel secondo trimestre del 2020:
- la ripartizione di genere mostra una prevalenza della quota maschile, pari al 62,3%;
- il 47,5% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni (circa il 31% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni).
Solo il 17,7% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero.
Infine, il 41,6% del totale delle nuove aperture (pari a 61.153) hanno optato per il regime forfettario.
Per tutti i dettagli lasciamo in allegato il comunicato stampa del MEF del 10 settembre.
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