Ecco tutti i divieti da conoscere per festeggiare la Pasquetta 2025 con grigliate e barbecue senza rischiare multe salate.
Le feste tradizionali, soprattutto quelle religiose, sono un’occasione per apprezzare del buon cibo in compagnia in quasi tutto il mondo. A maggior ragione gli italiani aspettano con apprensione Pasqua e Pasquetta per barbecue e grigliate, quando finalmente il tempo comincia a essere più sereno e le temperature più miti. Questa, perlomeno, è la speranza condivisa, anche se spesso malriposta. Anche per il 2025 sembra proprio che le previsioni del meteo non siano delle più favorevoli, ma negli anni le famiglie italiane hanno imparato benissimo a non sacrificare i festeggiamenti per qualche nuvola o pioggia di troppo.
Per non farsi rovinare la festa, però, è bene tenere conto dei possibili divieti a barbecue e grigliate. Con fumi e fiamme possono creare disagi e pericoli, facendo rischiare multe salate ai contravventori. Rispetto agli anni precedenti gli enti locali sembrano molto meno severi sull’argomento, per esempio a Bologna il divieto di combustioni all’aperto è terminato il 31 marzo 2025 e non dovrebbero esser state attivate misure emergenziali. Nel complesso, non ci sono urgenze dal punto di vista ambientale che fanno pensare a divieti particolari nel periodo pasquale. Ciò non toglie, tuttavia, che bisogna tenere alcuni accorgimenti.
Barbecue e grigliate vietati a Pasquetta nel 2025
Nessuna legge si occupa in modo specifico di regolamentare barbecue e grigliate, tantomeno riguardo al giorno di Pasquetta. Quindi non esistono divieti categorici in tal proposito, ma è bene non scontrarsi con altre normative che possono interessare indirettamente barbecue e grigliate. Le più importanti sono:
- norme del Codice civile sulle immissioni tra vicini;
- il regolamento condominiale;
- le ordinanze degli enti locali sulle combustioni all’aperto.
Queste ultime possono imporre veri e propri divieti di accendere fuochi sul territorio e multe, anche salate, per i trasgressori a tutela dell’ambiente. Come anticipato, tuttavia, per Pasquetta 2025 le condizioni sono più favorevoli e non c’è stata la massiccia movimentazione dei Comuni a cui abbiamo assistito negli anni passati. Resta comunque doveroso consultare le novità del proprio Comune di riferimento.
Divieto barbecue a Pasquetta, dove
Fra le varie Regioni italiane che hanno posto divieti a barbecue e grigliate negli anni precedenti spiccava l’Emilia-Romagna, che aveva sino all’anno scorso una lunga lista di Comuni in cui erano vietate le combustioni all’aperto di qualsiasi genere, in ottemperanza al Piano regionale contro lo smog.
Oggi, però, c’è una gradita novità: non solo la maggior parte dei divieti attualmente in vigore non esclude i barbecue o comunque li ammette nelle occasioni tradizionali di festa, ma le limitazioni erano valide sino al 31 marzo 2025. La Pasquetta 2025 cade il 21 aprile, quindi non ci si dovrà preoccupare affatto di multe e autorizzazioni, salvo misure emergenziali improvvise.
Molta più libertà rispetto a quella degli anni scorsi, per diversi motivi, ma ciò non vuol dire disattenzione. L’uso di barbecue e grigliate deve comunque tenere conto dei diritti della collettività e non mettere in pericolo nessuno con il rischio di incendi. Prima di organizzare il tutto si invita comunque a consultare le normative locali a seconda dell’area scelta, su cui potrebbero comunque ricadere divieti per motivi paesaggistici o similari. Scegliere aree attrezzate o appositamente adibite dovrebbe liberare da molte preoccupazioni in merito.
Quando il barbecue è vietato, cosa c’è da sapere
La normativa antinquinamento riguardante i barbecue è decisamente limitata, ma non si tratta dell’unico interesse legale rispetto a barbecue e grigliate. Questi ultimi, infatti, possono essere vietati anche dai regolamenti condominiali o comunali. I regolamenti comunali, in particolare, possono stabilire dove e quando i barbecue sono concessi, al fine di tutelare i cittadini dai fumi e dal rischio di incendi.
Consultare i regolamenti comunali deve quindi essere una tappa obbligatoria prima di organizzare il barbecue di Pasquetta, non solo per evitare le multe ma anche per ragioni di sicurezza. In ogni caso, anche laddove non esistano specifici divieti, è opportuno fare attenzione a non infastidire i vicini di casa.
Il fumo e l’odore provocati dall’uso del barbecue, infatti, rientrano nelle immissioni che, se fastidiose, possono essere oggetto di un risarcimento danni per il disturbo arrecato. Per valutare l’appropriatezza delle immissioni si fa riferimento al concetto di normale tollerabilità, considerando che non esistono strumenti tecnici appositi per rilevare i fumi del barbecue e compararli con parametri standard, bisogna stare alla parola dei vicini di casa e chiedere loro se il barbecue dà fastidio. Per quanto non ci siano divieti massicci in questo 2025, bisogna segnalare la possibilità di impedire barbecue e grigliate su balconi e terrazzi da parte delle ordinanze comunali. Roma, fra le varie città italiane, è di solito molto attenta e vieta le grigliate casalinghe (tutto l’anno) a chi non dispone di una canna fumaria adeguata.
È poi fondamentale controllare il regolamento comunale per verificare le distanze minime da adottare rispetto alle zone boschive (con riguardo al rischio incendio). Su ogni pagina web dei Comuni italiani è comunque consultabile il regolamento di igiene urbana, che contiene le eventuali misure circa i barbecue.
Pasquetta 2025: regole per barbecue e grigliate senza multe
In sintesi, per godersi il barbecue di Pasquetta senza rischi bisogna semplicemente:
- Verificare i regolamenti comunali e regionali;
- evitare di accendere fuochi in prossimità di zone boschive e materiale infiammabile;
- limitare il fastidio dei vicini;
- verificare la presenza di divieti dal sito web del proprio Comune.
Si segnala che di norma i regolamenti non vietano di fare il barbecue, bensì invitano all’adozione di misure di sicurezza idonee e al rispetto di distanze specifiche dal bosco. Per non incorrere in sanzioni, bisogna anche avere cura di riordinare e non lasciare rifiuti nelle aree pubbliche.
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