Paura degli aghi: consigli per affrontare la vaccinazione

Giorgia Bonamoneta

30/04/2021

Avere paura degli aghi è abbastanza comune. Al mondo si stima che ne soffra il 10% e, con l’avvicinarsi della vaccinazione alle categorie più giovani, il numero è destinato a aumentare. Come superare questa fobia? Ecco alcuni consigli.

Paura degli aghi: consigli per affrontare la vaccinazione

La paura degli aghi, detta belonefobia, potrebbe mettere a rischio la campagna vaccinale per il Covid? È la domanda che si sono posti alcuni esperti e alla quale hanno cercato di dare alcune possibili soluzioni.

Si calcola che il 10% di adulti nel mondo abbia questa particolare fobia e se si avvicina questa percentuale a chi ha paura del sangue (emofobia) e ai no-vax il numero è destinato a salire vertiginosamente.

Eppure la paura di una pandemia globale e il pensiero di contribuire, con un semplice gesto, a far ripartire il Paese ha aiutato molti italiani a superare questa paura.

La paura degli aghi: quanto è comune?

Paura degli aghi? Tutto normale, la belonefobia è abbastanza comune: è stato calcolato che il 10% della popolazione adulta mondiale ne soffra. Per i minorenni non si hanno delle statistiche precise, ma si immagina che il numero sia molto più alto, soprattutto nella fascia d’età 6-12.

La belonefobia non coinvolge solo la paura degli aghi, che nello specifico prende il nome di aicmofobia. Nella stessa fobia sono inclusi anche: spilli, siringhe, coltelli, seghe e pezzi di vetro. Insomma tutto quello che può ferire ed è abbastanza appuntito. Per questo la paura degli aghi è spesso associata all’emofobia, cioè la paura per il sangue, sia quello di altri che il proprio.

Come procede la campagna vaccinale dei belonefobici

Parlare di fobie durante una pandemia non è semplice. Accanto alla paura dell’ago o del proprio sangue, dobbiamo inevitabilmente inserire la paura per i vaccini, alimentata da anni di false informazioni e teorie del complotto su presunti chip inseriti nel corpo.

Non è il momento migliore per essere belonefobici: infatti anche la sola vista dell’ago può scatenare una crisi di ansia o, nei casi più gravi, di panico.

Uno studio americano svolto dall’Università del Michigan ha calcolato che il 16 per cento dei pazienti esaminati ha evitato il vaccino anti-influenzale per paura dell’ago o della siringa.

In Italia si è espressa in merito la dottoressa Marinella Magnani, psicologa specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale. Sulla vaccinazione ha voluto sottolineare come i pazienti belonefobici spesso siano più preoccupati per il vaccino e gli effetti collaterali che per l’ago in sé. Ma può succedere anche che la situazione emergenziale metta in prospettiva la paura:

È un meccanismo comune, a volte le fobie scompaiono all’improvviso in presenza di altre preoccupazioni o in situazioni di emergenza.

Breve guida contro la paura degli aghi

La preoccupazione per la pandemia dovrebbe diminuire la soglia di persone spaventate da una semplice iniezione. Ma se così non fosse, alcuni esperti dal Philadelphia Inquirer hanno suggerito delle strategie per limitare un attacco di ansia durante la vaccinazione.

Sì, è vero, il momento dell’iniezione dura pochi secondi, ma questi possono bastare per causare uno svenimento.

Lo svenimento è uno dei motivi principali per il quale si può provare belonefobia: la paura di perdere il controllo del proprio corpo.

Il primo consiglio è quindi quello di informare chi somministra il vaccino della propria paura. Ci si aspetta una maggiore sensibilità da parte degli addetti alla vaccinazione e un approccio diverso. Infatti prima del vaccino potrebbe essere richiesto di contrarre i muscoli per 20-30 secondi, per aumentare la frequenta cardiaca e la pressione sanguigna, così da evitare svenimenti.

Il secondo consiglio è di rilassarsi per sentire meno dolore (anche se è un pizzico lieve). Per alcuni può essere più semplice concentrarsi su altro, per altri contare e fare respiri profondi.

In generale prima di farsi vaccinare conviene sempre rimanere idratati e consumare un pasto leggero ma energetico, così da evitare di sentirsi storditi o di sentire altri sintomi che il cervello potrebbe ricollegare alla vaccinazione appena effettuata.
Si può chiedere, se è possibile, anche l’accesso di un’altra persona la cui presenza ci rassicura e ci rilassi.

Paura degli aghi: le conseguenze

Il numero di persone che non si sottoporrebbero al vaccino per paura degli aghi è davvero basso, ma per non avere ripensamenti il consiglio della dottoressa Magnani è di seguire le tecniche di rilassamento.

La dottoressa avverte anche sul rischio di guardare le notizie in televisione e in rete sulla vaccinazione: le immagini dell’ago possono disturbare qualcuno e far crescere l’ansia per la vaccinazione.

In alcuni casi invece potrebbe essere un modo per allontanare la paura, ma non è consigliato (soprattutto nel caso di una categoria a rischio o fragile) provare questa tecnica senza il supporto di uno psicologo.

Può sembrare una paura banale per chi non ne soffre, ma non solo la belonefobia può far desistere una persona dal fare il vaccino, ma nel corso della vita il rischio è di evitare prelievi per il monitoraggio della propria salute.

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