Pensione a 72 anni per chi oggi ne ha 30: la previsione che spaventa i giovani

Antonio Cosenza

12 Novembre 2019 - 08:30

In pensione sempre più tardi: chi oggi ha 30 anni dovrà lavorare fino ai 72 anni. Qui le previsioni di Progetica riguardo agli adeguamenti con le aspettative di vita.

Pensione a 72 anni per chi oggi ne ha 30: la previsione che spaventa i giovani

Pensioni: è notizia di pochi giorni fa che per il 2021, quando è in programma un nuovo adeguamento biennale con le aspettative di vita, non è previsto alcun incremento dell’età pensionabile. Il Ministero dell’Economia - di concerto con il Ministero del Lavoro - ha infatti effettuato un calcolo conservativo non rilevando, sulla base dei dati forniti dall’Istat, gli estremi per un aumento dei requisiti per la pensione (la variazione delle speranze di vita, infatti, era inferiore ai 30 giorni).

Fino al 31 dicembre 2022, quindi, i requisiti per la pensione resteranno invariati, con l’età prevista per la pensione di vecchiaia pari a 67 anni. Buone notizie per chi ha in programma di andare in pensione nei prossimi anni; peccato però che non si possa dire altrettanto per coloro che sono appena entrati nel mercato del lavoro.

Dal 1° gennaio 2023, infatti, i requisiti per la pensione continueranno a salire: in quell’occasione ci dovrebbe essere, come da previsioni della Ragioneria di Stato, un salto in avanti di tre mesi. È per questo che per i giovani d’oggi - ossia per chi ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, l’accesso alla pensione potrebbe arrivare sempre più tardi.

Pensione a 72 anni per chi ha 30 anni: l’adeguamento con le aspettative di vita spaventa i giovani

A fare una previsione di quanto potrebbe aumentare l’età pensionabile nei prossimi anni per effetto dei vari adeguamenti con le aspettative di vita è stata Progetica, società indipendente di consulenza in educazione e pianificazione finanziaria, assicurativa e previdenziale.

Secondo Progetica saranno i giovani a fare i conti maggiormente con il meccanismo che lega i requisiti per la pensione alle speranze di vita; questi beneficeranno sì di un aumento della longevità, ma allo stesso tempo passeranno più anni lavorando.

Riguardo alla crescita dei requisiti per la pensione ci sono due diverse previsioni: una più ottimistica (riguardo alle speranze di vita) e un’altra più conservativa.

Ebbene, qualora le aspettative di vita dovessero crescere mantenendo la media storica degli ultimi 50 anni, l’età per l’accesso alla pensione aumenterà sempre di più, penalizzando coloro che oggi hanno 30 anni che potranno andare in pensione ben oltre i 72 anni.

Nel dettaglio, ecco una tabella in cui viene svelata l’età in cui - secondo Progetica - andranno in pensione i lavoratori di oggi qualora le previsioni di crescita si riveleranno le più ottimistiche possibili.

Età attuale dei lavoratoriEtà in cui andranno in pensione
60 anni 67 anni e 11 mesi
50 anni 69 anni e 7 mesi
40 anni 70 anni e 11 mesi
30 anni 72 anni e 7 mesi
20 anni 74 anni e 2 mesi

Quindi, chi oggi ha 30 anni rischia di andare in pensione oltre i 72 anni; ancora peggio andrà ai ventenni, per i quali il diritto alla pensione di vecchiaia potrebbe conseguirsi all’età di 74 anni e 2 mesi.

Una crescita dei requisiti più contenuta ci sarebbe qualora lo scenario a concretizzarsi fosse quello previsto dall’Istat. Uno scenario previsionale più basso, che comporta una crescita minore dei requisiti per la pensione.

Età attuale dei lavoratoriEtà in cui andranno in pensione
60 anni 67 anni e 4 mesi
50 anni 67 anni e 9 mesi
40 anni 68 anni e 2 mesi
30 anni 68 anni e 7 mesi
20 anni 69 anni e 1 mesi

In entrambi i casi per chi ha approcciato oggi al mercato del lavoro la pensione verrà raggiunta sempre più tardi. Ecco perché Progetica consiglia ai giovani di attrezzarsi già da adesso per costruirsi un piano finanziario per il futuro, considerando anche che bisognerà integrare la magra pensione percepita visto il calcolo interamente contributivo dell’assegno.

Anche perché la situazione non è migliore per la pensione anticipata, poiché anche su questo fronte potrebbe esserci un progressivo innalzamento del requisito contributivo richiesto per l’accesso alla pensione (vedi tabella).

Età di inizio dell’età lavorativa Requisiti pensione anticipata (previsioni Istat) Requisiti pensione anticipata (previsioni Progetica)
1979 42 anni e 10 mesi (uomini) 41 anni e 10 mesi (donne) 42 anni e 10 mesi (uomini) 41 anni e 10 mesi (donne)
1989 43 anni e 2 mesi (uomini) 42 anni e 1 mesi (donne) 43 anni e 11 mesi (uomini) 42 anni e 8 mesi (donne)
1999 43 anni e 7 mesi (uomini) 42 anni e 6 mesi (donne) 45 anni e 7 mesi (uomini) 44 anni e 4 mesi (donne)
2009 44 anni (uomini) 42 anni e 11 mesi (donne) 46 anni e 11 mesi (uomini) 45 anni e 11 mesi (donne)
2019 44 anni e 5 mesi (uomini) 43 anni e 6 mesi (donne) 48 anni e 7 mesi (uomini) 47 anni e 7 mesi (donne)

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