Pensione anticipata, come recuperare 5 anni di contributi nel 2024 e 2025

Patrizia Del Pidio

17 Dicembre 2023 - 08:15

Rispolverata la pace contributiva che viene riproposta per il biennio 2024 e 2025 e consente di riscattare fino a un massimo di 5 anni di contributi per andare in pensione anticipata prima.

Pensione anticipata, come recuperare 5 anni di contributi nel 2024 e 2025

Pensione anticipata 5 anni prima, questo è quello che permette la nuova pace contributiva rispolverata dalla Legge di Bilancio 2024. Dopo la sperimentazione avvenuta nel triennio 2019/2021, si ripristina la pace contributiva per il prossimo biennio che permette di riscattare periodi scoperti da contributi per un massimo di 5 anni in tutto.

La possibilità è offerta, però, non a tutti i lavoratori, ma solo a coloro che ricadono nel sistema contributivo puro, ossia coloro che hanno contributi versati solo a partire dal 1° gennaio 1996. Ne restano esclusi i lavoratori che ricadono nel sistema misto e in quello retributivo. Come questa novità può tornare utile per andare in pensione prima e come può essere colta? Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Chi rientra nella nuova pace contributiva?

Per poter riscattare fino a 5 anni di vuoto contributiva è necessario essere “contributivi puri”. Sono esclusi dalla facoltà:

  • coloro che ricadono nel calcolo misto, ovvero che avevano meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;
  • coloro che ricadono nel calcolo retributivo, ovvero coloro che avevano almeno 18 anni di contributi versati al 31 dicembre 1995.

La possibilità di cogliere questa nuova pace contributiva, quindi, resta possibile solo per chi al 31 dicembre 1995 era privo di contributi versati nell’assicurazione generale obbligatoria (Ago).

5 anni di contributi in più, quanto costano?

La misura consente di riscattare, come detto, un massimo di 5 anni non coperti da contribuzione. I periodi riscattabili devono essere:

  • privi di contribuzione versata;
  • non soggetti a obbligo contributivo;
  • collocati nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023.

Quanto costa riscattare i contributi in questione? Il costo del riscatto sarà calcolato con il sistema contributivo applicando l’aliquota relativa alla gestione nella quale si chiede il riscatto e nello specifico:

  • 33% per lavoratori dipendenti;
  • 24% circa per lavoratori autonomi;
  • 25,72% per gli iscritti alla Gestione Separata Inps.

Le aliquote si applicano alla retribuzione media percepita e nei dodici mesi che precedono la domanda e per ottenere il costo complessivo del riscatto bisogna, poi, moltiplicare l’importo ottenuto per gli anni da riscattare (come detto, massimo cinque).

In pensione anticipata 5 anni prima

Il lavoratore interessato al riscatto previsto dalla pace contributiva può “riempire” i periodi di vuoto contributivo con il riscatto oneroso e rendere l’arco temporale in questione utile al diritto e alla misura della pensione, come se fosse stato lavorato.

Questo, ovviamente, permette di avvicinare, di un massimo di cinque anni, il momento di accedere alla pensione anticipata o di raggiungere i 20 anni di contributi necessari per la pensione di vecchiaia, pagando un onere. L’agevolazione, in ogni caso, permette di pagare il costo del riscatto dilazionando fino a un massimo di 120 rate mensili (in 10 anni, quindi) senza interessi.

L’onere sostenuto, poi, è detraibile al 50% dall’imposta lorda in cinque quote annuali costanti e di pari importo a partire dall’anno di sostenimento della spesa.

Da sottolineare, però, che la dilazione non è possibile qualora gli anni riscattati servano per accedere immediatamente alla pensione: in quel caso l’onere andrà sostenuto in un’unica soluzione.

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