Pensioni: dopo due anni si può chiedere l’aumento, ma solo chi ha continuato a lavorare.
Ci sono diversi eventi che contribuiscono ad aumentare l’importo della pensione anche dopo la decorrenza della stessa. Ad esempio, ogni anno il pensionato può godere di un piccolo aumento - solitamente si tratta di pochi euro - grazie alla rivalutazione delle pensioni.
C’è però uno strumento che consente al pensionato di beneficiare di un aumento maggiore dell’assegno: si tratta del supplemento di pensione, un’opzione riservata a coloro che dopo il collocamento in quiescenza decidono di riprendere a lavorare (sia come autonomi che come dipendenti). Con il supplemento di pensione, infatti, chi ha continuato a lavorare dopo la pensione chiede il riconoscimento sull’assegno di quei contributi previdenziali che ha continuato a versare negli anni successivi.
Si tratta di uno strumento che però presenta alcune limitazioni: solitamente, infatti, il pensionato per richiedere l’aumento - o meglio - il supplemento di pensione deve attendere 5 anni dalla decorrenza dell’assegno pensionistico o dall’ultima richiesta di supplemento. Ci sono dei casi, però, in cui l’aumento della pensione scatta già dopo 2 anni.
Supplemento di pensione: quando spetta?
Il supplemento di pensione è quell’incremento dell’assegno che viene liquidato - a domanda dell’interessato - sulla base della contribuzione relativa ai periodi successivi alla data di decorrenza della pensione stessa. Si tratta, quindi, dello strumento con cui il pensionato che ha continuato a lavorare dopo la pensione può valorizzare i contributi versati dopo il collocamento in quiescenza così da avere una pensione più alta.
Possono accedere a questo strumento tutti i pensionati che continuano a versare all’INPS nelle varie gestioni; l’unico limite è per i pensionati della Gestione Separata, i quali possono beneficiare del supplemento di pensione solamente per quei contributi che dopo il collocamento in quiescenza vengono versati nella stessa gestione.
Va detto che anche in caso di decesso improvviso del pensionato i contributi versati dopo il collocamento in quiescenza, e non ancora oggetto di domanda di supplemento, non vanno persi. I supplementi non computati, infatti, vengono calcolati ai fini della misura della pensione di reversibilità.
Supplemento di pensione dopo due anni: quando è possibile?
Tuttavia, per i contributi versati dopo il pensionamento nell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), come pure nella Gestione Lavoratori Autonomi, bisogna rispettare determinate tempistiche per fare la richiesta di supplemento così da aumentare l’importo della pensione.
Nel dettaglio, per valorizzare questi contributi bisogna che siano trascorsi almeno 5 anni dalla data di decorrenza della pensione, o comunque dal precedente supplemento. Inoltre, altro requisito fondamentale - che però non si applica per la liquidazione del supplemento della Gestione Separata - è quello per cui sia stata compiuta l’età per la pensione di vecchiaia prevista nelle relative gestioni.
Come anticipato, però, in alcune circostanze il supplemento spetta già 2 anni dopo dalla decorrenza della pensione. Questo perché l’interessato ha la possibilità, per una sola occasione, di chiedere il supplemento dopo due anni dalla decorrenza o comunque dal precedente supplemento.
Si tratta quindi di una sorta di “bonus” con cui una sola volta il pensionato può anticipare i tempi del supplemento. Va detto però che per anticipare il ricorso a questo strumento è comunque necessario che trascorsi i due anni dalla pensione siano stati raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia.
Nessun problema per coloro che hanno fatto accesso alla pensione di vecchiaia, discorso differente per chi è andato in pensione con l’opzione anticipata. Chi è andato a 64 anni, infatti, dopo due anni avrà ancora 66 anni e quindi non potrà beneficiare dell’anticipo di supplemento. Questi dovranno aspettare cinque anni per il supplemento, salvo poi poter richiedere il successivo dopo soli due anni.
Diversamente, chi ha avuto accesso alla pensione anticipata a 65 potrà anche richiedere il supplemento due anni dopo, quando appunto avrà compiuto i 67 anni di età.
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