Pensione quota 41: il 2026 è sempre più vicino, ma la scadenza che comporta?

Lorenzo Rubini

14 Ottobre 2022 - 16:47

Il 31 dicembre 2026 scade la possibilità di accedere alla pensione con la quota 41 precoci o questa data indica altro?

Pensione quota 41: il 2026 è sempre più vicino, ma la scadenza che comporta?

La quota 41 precoci permette il pensionamento con 41 anni di contributi ai lavoratori precoci che soddisfano determinati requisiti e appartengono a profili di tutela. Ma la data del 31 dicembre 2026 cosa significa per questa specifica misura che per tanti lavoratori ha significato uscire prima dal mondo del lavoro?

Rispondiamo alla domanda di un lettore di Money.it che ci scrive:

Buongiorno, sono un lavoratore precoce con invalidità al 74%. In teoria mi spetta il pensionamento con la quota 41 non appena raggiungo i 41 anni di contributi. Purtroppo li raggiungo solo nel 2027 ed ho paura che, andando oltre il 2026, data ultima per la misura, possa essere escluso dall’accesso. Potete dirmi qualcosa in merito?

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Pensione quota 41 e 2026, cosa cambia?

Premettiamo fin da subito che la pensione quota 41 per lavoratori precoci è una misura strutturale. Questo significa che non ha una scadenza e che avrà durata indefinita fino a quando una norma o una nuova legge interverrà a modificarla o ad abolirla.

La data del 31 dicembre 2026, invece, segna il momento in cui termina il «congelamento» dei requisiti di accesso. Il decreto 4/2019, infatti, ha previsto che per la pensione anticipata ordinaria e per la pensione anticipata per lavoratori precoci che i requisiti di accesso non sarebbero stati modificati da adeguamenti per aspettativa di vita ISTAT. Di fatto, quindi, dal 2019 al 2026 i requisiti di accesso a queste due misure sono rimasti e rimarranno invariati, senza subire aumenti.

Dal 1 gennaio 2027, invece, saranno di nuovo soggetti ad eventuali adeguamenti e questo significa che potrebbero subire modifiche al rialzo. Sul sito dell’INPS, al riguardo, è scritto che i lavoratori precoci potranno accedere alla pensione fino al 31 dicembre 2026 con 41 anni di contributi. Proprio a sottolineare che da giorno successivo potrebbero essere necessari più di 41 anni di contribuzione per uscire dal mondo del lavoro con questa misura. Ma in ogni caso, se anche ci dovesse essere un aumento si tratterebbe di un incremento di soli 2 mesi portando il requisito contributivo richiesto a 41 anni e 2 mesi.

Il 31 dicembre 2026, quindi, non rappresenta la data ultima per poter approfittare della quota 41, ma solo la data entro la quale per utilizzarla saranno richiesti 41 anni di contributi. Dopo tale data, quindi, la misura resterà comunque in vigore (a meno che non intervenga una legge che la abolisca o la modifichi), ma potrebbe variare lievemente i requisiti contributivi necessari per l’accesso.
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