Pensione sociale donne 2022: importi, requisiti, limiti di reddito e domanda

Simone Micocci

17 Maggio 2022 - 18:22

La pensione sociale donne non è altro che l’assegno sociale: ecco chi ne ha diritto e qual è l’importo aggiornato all’1 gennaio 2022.

Pensione sociale donne 2022: importi, requisiti, limiti di reddito e domanda

La pensione sociale donne altro non è che l’assegno sociale, strumento che l’Inps riconosce - tanto alle donne quanto agli uomini - a coloro che al raggiungimento dell’età pensionabile non soddisfano i requisiti per l’accesso alla pensione.

Ne possono dunque fare richiesta le casalinghe, come pure coloro che pur avendo sempre lavorato, ma spesso in nero, al compimento dei 67 anni di età non hanno sufficienti contributi per accedere alla pensione di vecchiaia.

Requisito essenziale per aver diritto alla pensione sociale donne è quello per cui chi richiede la prestazione deve trovarsi in una situazione economica di bisogno. Non basta, dunque, non avere diritto alla pensione per poter beneficiare dell’assegno sociale, in quanto ci sono delle soglie reddituali minime annualmente indicate dall’Inps.

È importante sottolineare che non ci sono differenze tra uomini e donne né per quanto riguarda i requisiti di accesso né per il calcolo della misura; vediamo dunque di cosa tratta questa misura.

Pensione sociale donne: perché è importante

Per alcune donne il raggiungimento del requisito contributivo minimo per l’accesso alla pensione a 67 anni può essere particolarmente difficoltoso. Pensiamo ad esempio a coloro che per un’intera vita si sono dedicate alla cura della famiglia, non avendo tempo per intraprendere un’attività lavorativa a eccezione di qualche piccolo lavoretto saltuario (e spesso in nero).

D’altronde veniamo da anni caratterizzati da una cultura fortemente patriarcale, dove alle donne veniva chiesto di curare la casa e i figli lasciando all’uomo l’onere e l’onore di portare uno stipendio in casa. Anni in cui per le donne farsi strada nel mondo del lavoro era particolarmente difficile, anche perché erano carenti gli strumenti di supporto alla genitorialità e quindi era impossibile crescere un figlio e allo stesso tempo lavorare.

Per questo motivo, oggi generalmente i contributi maturati dalle donne sono inferiori a quelli degli uomini e per lo stesso motivo per le donne è più complicato accedere alle opzioni di pensionamento anticipato (basti vedere il caso di quota 100).

Il fatto che esista uno strumento che tuteli quelle donne - ma anche gli uomini - che per una serie di motivi non sono riuscite a garantirsi l’accesso a una pensione è molto importante, in quanto dà loro quel di cui vivere specialmente nel caso in cui non possano più contare sul supporto economico del marito (pensiamo, ad esempio, a chi si separa in età avanzata).

Pensione sociale donne: a chi spetta

Per l’accesso alla pensione sociale, o assegno sociale, le donne devono rispettare gli stessi requisiti previsti per gli uomini. Nel dettaglio, ne hanno diritto coloro che:

  • hanno compiuto i 67 anni di età;
  • non hanno maturato i requisiti per l’accesso alla pensione;
  • sono cittadine italiane, o di un altro Paese europeo purché iscritte all’anagrafe del Comune di residenza. Ne hanno diritto anche le cittadine extracomunitarie ma solo se in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo;
  • sono residenti, stabilmente e continuativamente, in Italia da almeno 10 anni;
  • sono in stato di bisogno.

Lo stato di bisogno è comprovato da un reddito inferiore alla soglia aggiornata annualmente, che nel 2022 è pari a:

  • 6.085,43 euro (ossia l’importo annuo dell’assegno sociale) per la persona sola;
  • 12.170,86 euro per la persona coniugata.

Per coloro che sono sposate, o sposati, dunque, non si guarda solamente al reddito individuale ma anche a quello coniugale per determinare se spetta o meno la pensione sociale.

Pensione sociale donne: l’importo

L’importo viene rivisto ogni anno: nel 2022 è pari a 468,11 euro per 13 mensilità, per un totale quindi di 6.085,43 euro.

È importante sottolineare che nel caso della persona sola l’assegno sociale spetta per intero solamente se gli altri redditi sono pari a zero. Diversamente, l’importo viene calcolato applicando la seguente formula:

Assegno sociale annuo - reddito individuale

Ad esempio, una persona con redditi personali pari a 3.000 euro ha diritto a un assegno sociale di 3.085,43 euro l’anno, 237,34 euro mensili.

Per il pensionato coniugato, invece, l’assegno sociale spetta per intero solo quando il reddito coniugale non supera il valore annuo della prestazione, quindi solamente sotto i 6.085,43 euro. Diversamente, la formula per calcolare l’importo spettante è la seguente:

2 volte l’assegno sociale annuo - reddito coniugale

Ad esempio, una donna sposata con reddito individuale pari a 0 ma coniugale pari a 10.000 euro avrà diritto a un assegno sociale di:

(12.170,86 - 10.000)/13 = 166,98 euro

Va detto, però, che sulla pensione sociale donna si applicano delle maggiorazioni. La prima ha un valore di 12,92 euro mensili e spetta fin da subito a coloro che soddisfano determinati requisiti legati al reddito: ad esempio, per avere diritto al pieno importo bisogna avere un reddito individuale pari a zero (se si esclude l’assegno sociale percepito). La seconda maggiorazione spetta al compimento dei 70 anni di età ed ha un importo di massimo 192,68 euro (ma sempre e solo per chi soddisfa determinati requisiti reddituali).

Pensione sociale donne: come farne richiesta

La richiesta va fatta per l’assegno sociale Inps, nome corretto della misura.

Per la domanda bisogna seguire l’iter già previsto per la generalità dei trattamenti assistenziali riconosciuti dall’Inps. Nel dettaglio, questa può essere presentata in autonomia dalla propria area personale (clicca qui per accedere al servizio) ma solo se in possesso di credenziali Spid, Cie o Cns.

In alternativa si può chiamare il numero verde Inps, oppure rivolgersi a caf e patronati.

Solitamente, per elaborare il provvedimento e dare quindi l’esito della propria richiesta, l’Inps impiega 45 giorni dal ricevimento della domanda.

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# Donne

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