Pensioni all’estero, addio agli assegni: entro il 15 giugno bisognerà indicare le coordinate bancarie per il pagamento. L’alternativa è il ritiro in contanti.
Troppi problemi riscontrati con i pagamenti delle pensioni all’estero: come chiarito dall’Inps con una nota stampa diffusa in queste ore, è arrivato il momento di dire addio agli assegni.
Sono circa 310 mila le persone che percepiscono all’estero la pensione pagata dall’Inps, per circa 160 Paesi interessati. Per il pagamento delle pensioni all’estero l’Inps segue lo stesso calendario previsto in Italia: l’accredito quindi viene effettuato con cadenza mensile - salvo per quelle di modico importo per le quali il pagamento è semestrale o persino annuale - il primo giorno bancabile del mese (eccetto a gennaio e festivi, quando viene rimandato nella giornata successiva).
A cambiare sono invece le modalità di pagamento.
A oggi sono tre le soluzioni per il pagamento per le pensioni percepite dai pensionati che nel frattempo - alcune volte spinti da un regime fiscale agevolato - si sono trasferiti all’estero: dal 2012 è Citibank N.A. a occuparsene, o attraverso accredito diretto su conto corrente oppure versandola in contanti presso lo sportello di un corrispondente diretto di Citibank, solitamente Western Union.
La terza opzione, che va detto è stata utilizzata solamente in casi eccezionali, prevede che la banca emetta un assegno di deposito non trasferibile che viene direttamente inviato al pensionato. Un sistema che tuttavia ha comportato diversi problemi ed è per questo motivo che l’Inps ha deciso di cambiare.
Pagamento delle pensioni all’estero, la nota dell’Inps
Come anticipato, il pagamento delle pensioni all’estero con assegno, per quanto si è rivelato essere un sistema utile in alcune circostanze, ha comportato comunque una serie di problemi. In particolare si sono verificati diversi ritardi, con l’Inps che quindi ha deciso di dismettere questa metodologia in favore dei più efficienti bonifici.
L’addio non sarà immediato, in quanto si comincerà con i pensionati residenti in alcuni Paesi selezionati, quali:
- Austria;
- Belgio;
- Tunisia;
- Australia.
Cosa fare adesso
Per favorire il passaggio, nei prossimi giorni Citibank invierà a tutti i pensionati residenti all’estero un modulo da compilare firmare e restituire, dove bisognerà indicare i dati del conto corrente sul quale si vuole ricevere il pagamento.
Come da istruzioni, al modello bisognerà allegare anche un documento di identità valido, oltre alla documentazione rilasciata dall’Istituto bancario estero nel quale dovranno essere indicate:
- coordinate bancarie;
- intestatario del conto;
- eventuale cointestatario.
Cosa succede a chi non invia il modulo
Il termine entro cui restituire il modulo debitamente compilato e con la documentazione allegata è fissato al 15 giugno 2024. Il pagamento non è comunque a rischio perché per coloro che non completano questo passaggio entro il termine suddetto la pensione verrà accreditata in contanti presso gli sportelli Western Union.
Lo stesso vale per le pensioni liquidate d’ora in avanti, come pure per i trasferimenti dall’Italia: in assenza di coordinate bancarie non si potrà richiedere l’assegno, in quanto l’unica alternativa sarà rappresentata dal ritiro in contanti.
Citibank continuerà con la stessa modalità di pagamento anche per le mensilità di pensione successive, ferma restando la possibilità che il titolare dell’assegno possa chiederne la variazione, preferendo il bonifico su conto corrente, in un momento successivo.
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