Pensioni in arrivo molto più tardi a novembre (e aumenti per pochi)

Simone Micocci

10/10/2024

Brutte notizie per chi ha la pensione pagata su conto corrente bancario: l’assegno di novembre arriva con diversi giorni di ritardo.

Pensioni in arrivo molto più tardi a novembre (e aumenti per pochi)

Siamo abituati al pagamento delle pensioni nei primi giorni del mese: secondo le regole attualmente in vigore, infatti, l’accredito dei trattamenti previdenziali, come pure di alcuni di tipo assistenziale come nel caso dell’Assegno sociale e della pensione di invalidità civile, avviene nel primo giorno bancabile di ogni mese.

Ma cosa si intende con il termine “bancabile”? Semplicemente si considerano tali quei giorni in cui banche e poste effettuano le loro operazioni, comprese quelle di trasferimento di denaro. Possiamo quindi considerare tali i giorni lavorativi che come possiamo facilmente immaginare sono tutti quelli compresi tra lunedì e venerdì con l’esclusione dei festivi.

Tuttavia, bisogna fare una distinzione tra banche e Poste italiane: in quest’ultimo caso infatti, alle giornate suddette si aggiunge anche il sabato mattina. D’altronde come sappiamo le poste sono aperte anche di sabato, seppure per mezza giornata: ecco perché ad esempio un bonifico fatto in posta di sabato, ma entro una certa ora, viene inviato lo stesso giorno mentre nel caso della banca bisognerà aspettare il lunedì.

Questa discrepanza si ripercuote anche sui pensionati, dal momento che tra le modalità di accredito previste l’interessato può scegliere se fare arrivare i soldi su un conto corrente bancario oppure postale. Una decisione che in alcuni mesi può essere determinante ai fini della data di arrivo della pensione.

La pensione di novembre in arrivo molto più tardi

Come detto sopra, la pensione viene pagata il primo giorno del mese solamente quando questo coincide con un giorno bancabile. A novembre non sarà così in quanto venerdì 1° è giorno festivo (ricorre la festività di Ognissanti). Scuole e uffici chiusi, festività al lavoro: e lo stesso vale tanto per le banche quanto per le poste.

La pensione non viene quindi pagata il 1 novembre. E allora quando? Qui bisogna appunto fare una distinzione tra chi ha l’accredito in posta rispetto a chi lo ha in banca. Nel primo caso il ritardo è di un solo giorno: i pensionati riceveranno la somma attesa sul conto corrente postale già nella giornata successiva (ricordiamo infatti che il 2 novembre in Italia non è festivo). Lo stesso vale per chi anziché richiedere l’accredito su conto corrente ha preferito il ritiro in contanti: già da sabato 2 novembre potranno recarsi in posta per prendere i soldi, fermo restando che i singoli uffici postali potrebbero decidere in favore di un calendario differente, stabilendo - a seconda dell’iniziale del cognome - un giorno differente per il ritiro.

Per quanto riguarda invece chi ha l’accredito in banca, per una serie di sfortunati eventi questo mese la pensione arriva molto più tardirispetto al solito, con ben 3 giorni di ritardo: il primo giorno utile per il pagamento è infatti quello di lunedì 4 novembre.

Cosa c’è sul cedolino di novembre

Un’altra cattiva notizia è che a novembre non sono previsti aumenti delle pensioni, con la sola eccezione di quei contribuenti che stanno ancora aspettando che l’Inps effettui il conguaglio sull’assegno in base a quanto risultato dalla dichiarazione dei redditi presentata utilizzando il modello 730/2024 (e indicando l’Inps come sostituto d’imposta).

Laddove dal confronto tra l’imposta complessivamente dovuta e quella già versata a titolo di acconto, attraverso le ritenute mensili che l’Inps stessa effettua ogni mese sulla pensione, ne dovesse essere risultato un credito a favore del contribuente, allora la somma indicata verrà restituita dall’Inps su disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Va detto che la maggior parte dei pensionati ha già beneficiato del conguaglio della dichiarazione dei redditi, mentre ne sono in attesa coloro che hanno aspettato gli ultimi giorni utili per l’invio del modello 730. Nel dettaglio, il conguaglio ci sarà a novembre, che ricordiamo essere l’ultimo mese utile, per coloro che in genere hanno inviato il suddetto modello dopo la seconda metà di agosto.

Le buone notizie finiscono qui, con la pensione che verrà tassata come i mesi scorsi, sottraendo l’Irpef (applicando le aliquote come ridotte dall’ultima legge di Bilancio) e addizionali comunali e regionali. Per queste è l’ultimo mese: le addizionali vengono infatti applicate fino a novembre, e questa è una delle ragioni per cui il cedolino di dicembre beneficia di un aumento (oltre al pagamento della tredicesima, relativo bonus Natale e seconda tranche della quattordicesima per gli aventi diritto).

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