Pensioni, anche l’Inps sbaglia: alcuni pensionati hanno subito l’azzeramento del bonus Poletti. A febbraio la restituzione delle somme erroneamente sottratte.
Pensioni, potrebbe esserci stato un errore di calcolo dell’Inps nei confronti di alcuni pensionati.
Utilizziamo il condizionale perché la notizia non è stata confermata ufficialmente dall’Inps; a darla, infatti, è stato il sindacato Cgil il quale, su segnalazione di alcuni pensionati che hanno visto l’importo della pensione di gennaio ridursi in maniera sospetta, ha effettuato dei controlli approfonditi accertando un errore dell’Istituto.
Ma attenzione: non tutte le pensioni di gennaio con importo più basso di quello atteso sono frutto di un errore di calcolo dell’Inps. Ricordiamo, infatti, che nell’ultimo cedolino della pensione c’è stato il conguaglio di fine anno e che - a seconda della situazione fiscale dell’interessato - potrebbe esserci stato un credito (e quindi un importo più alto) o un debito Irpef (e di conseguenza trattenute sulla pensione con l’importo che si abbassa).
L’errore - di cui non è ancora chiaro il numero dei pensionati coinvolti - riguarda invece un’altra voce della pensione. Le cifre, sempre secondo quanto rivelato dalla CGIL, dovrebbero essere di poche decine di euro; soldi che, qualora l’errore dovesse essere confermato, l’Inps è pronta a restituire già nel prossimo cedolino.
Pensioni: quale errore nella pensione di gennaio?
Secondo quanto riscontrato dallo Spi Cgil, alcuni pensionati hanno avuto una sgradita sorpresa sulla pensione di gennaio a causa di un errore di calcolo dell’Inps. Nel dettaglio, sembra che l’Istituto nel calcolare l’importo dell’assegno di pensione abbia erroneamente annullato il bonus Poletti erogato nel 2019.
Per chi non lo sapesse, quando parliamo di bonus Poletti ci riferiamo all’importo aggiuntivo sulla pensione che viene erogato tenendo conto della variazione del tasso di inflazione nell’ultimo anno. Stiamo parlando della rivalutazione delle pensioni che nel 2019 è stata effettuata sulla base di un tasso dell’1,1% (nel 2020, invece, l’incremento base è stato dello 0,4%).
In poche parole nel calcolare la pensione sembra esserci stato un azzeramento degli aumenti riconosciuti lo scorso anno per effetto della rivalutazione. Come noto si è trattato di incrementi di pochi euro, ed è per questo che complessivamente si parla di qualche decina di euro.
Si tratta comunque di un ammanco importante ed è per questo che molti pensionati - specialmente in Umbria, ma anche in Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia - si sono rivolti alla Spi Cgil.
Le segnalazioni arrivate al sindacato sono diverse, tant’è che è stato necessario interpellare in patronato sindacale (Inca Cgil) per chiedere di fare chiarezza. Questo ha riscontrato l’errore e fatto presente all’Inps dell’accaduto: l’Istituto ne ha preso atto ed ha annunciato che rimedierà quanto prima.
Già nella pensione di febbraio, infatti, ci sarà il conguaglio con il rimborso di quanto sottratto; in caso contrario l’Inps invita i pensionati a rivolgersi ai loro uffici per chiedere chiarimenti.
Pensioni, errore Inps: chi può chiedere il rimborso?
Come anticipato, non c’è bisogno di chiedere il rimborso visto che sarà l’Inps stesso a recuperare all’errore già nella pensione del prossimo mese.
Se tuttavia siete curiosi di sapere se anche nel vostro caso c’è stato un errore, allora potete rivolgervi a degli esperti, come CAF e patronati, i quali analizzando il cedolino di gennaio sapranno dirvi se il bonus Poletti 2019 è stato confermato oppure sottratto erroneamente.
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