Novità pensioni, parla Gualtieri (MEF): “Vi svelo i piani futuri del Governo”

Antonio Cosenza

18 Ottobre 2019 - 08:30

Pensioni: il Governo lavora al dopo Quota 100. Come spiegato dal Ministro Gualtieri (MEF), l’intenzione è di approvare nei prossimi anni una riforma delle pensioni complessiva e a lungo termine.

Novità pensioni, parla Gualtieri (MEF): “Vi svelo i piani futuri del Governo”

Pensioni: anche se per il 2020 non ci sono risorse per una riforma, il Governo ha intenzione di aprire un tavolo delle trattative dove valutare una serie di novità da introdurre nei prossimi anni.

A confermarlo è il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il quale nel corso di un’intervista rilasciata per Il Sole 24 Ore ha spiegato i piani futuri del Governo in merito alla riforma delle pensioni. Gualtieri - che si è detto molto soddisfatto per l’accordo raggiunto sulla Legge di Bilancio 2020, ha svelato quale sarà l’obiettivo futuro per le pensioni: “Dobbiamo lavorare al dopo Quota 100”.

Il MEF, quindi, conferma che Quota 100 non verrà prorogata dopo la scadenza (fissata al 31 dicembre 2021) e per questo sarà compito del Governo cominciare - fin da subito - a pensare ad una misura alternativa (che potrebbe essere Quota 92).

Riforma delle pensioni: il Governo comincerà a lavorarci nelle prossime settimane

Adesso che il Governo sembra aver trovato un accordo sulla Legge di Bilancio 2020 potrà cominciare a lavorare su altri due importanti tavoli: quello per “un’ambiziosa riforma fiscale” e un altro per “gestire il dopo Quota 100”.

Ad indicare questi due obiettivi è il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, secondo il quale l’obiettivo più importante è di “rimettere il Paese sulla strada della crescita, con meno debito, meno evasione e tasse più basse su lavoro e impresa”.

Rispondendo alle domande de Il Sole 24 Ore, Gualtieri ha spiegato il significato delle sue parole, indicando la via che l’Esecutivo dovrà seguire per gestire il dopo Quota 100. Ricordiamo, infatti, che nella Legge di Bilancio 2020 non ci saranno modifiche per questa misura, ma che allo stesso tempo il Governo è unito nell’intenzione di non rinnovare Quota 100 al termine del triennio di validità.

Nel dettaglio, Gualtieri ha spiegato che il Governo inizialmente ha preso in considerazione l’ipotesi di modificare Quota 100 allungando i termini delle finestre mobili, salvo poi rendersi conto che sarebbe stato più opportuno “prendersi il tempo per una riforma delle pensioni complessiva” in quanto più efficace rispetto a qualsiasi intervento estemporaneo.

D’altronde, il fatto che ad aderire a Quota 100 sia una platea molto più bassa rispetto a quella inizialmente ipotizzata sta continuando a generare risparmi; è anche per questo motivo che il Governo ha deciso di non intervenire sulla pensioni, decidendo di “seguire questo andamento” e utilizzare i risparmi per la “definizione dei saldi”.

Nel frattempo, però, il Governo ha deciso comunque di aprire un tavolo con le parti sociali, cominciando fin da adesso a lavorare per una riforma delle pensioni che sia strutturale e preveda l’introduzione di misure a lungo termine.

Riforma delle pensioni: Gualtieri fissa gli obiettivi futuri

Sindacati e Governo sono d’accordo sul fatto che per le pensioni ci sia urgenza di affrontare dei nodi strutturali. Ecco perché fin da subito verrà avviato un confronto, con l’obiettivo di definire una linea comune d’intervento che soddisfi tutte le parti in causa.

Ad esempio si parlerà della questione “esodati di Quota 100”, ossia del fatto che alla scadenza di Quota 100 è previsto uno scalone di oltre cinque anni. Ma non è il solo tema di discussione: come chiarito da Gualtieri, infatti, il Governo sulla riforma delle pensioni dovrà lavorare sul tema dell’equità, concentrandosi particolarmente su quelle categorie che necessitano di una maggior tutela. Si parla ad esempio dei lavori gravosi, ma anche di donne e giovani (dimenticati da Quota 100).

Il tutto senza mai trascurare un aspetto fondamentale: l’utilizzo efficiente delle risorse a disposizione.

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