Pensioni, novità: Quota 41 per tutti obiettivo a lungo termine, lavoratori in protesta

Simone Micocci

23 Luglio 2019 - 09:20

Ultime notizie pensioni: Quota 41 per tutti si farà, ma solo nel 2022. I lavoratori, stanchi di aspettare, stanno cominciando ad organizzarsi “per dare battaglia” al Governo in carica.

Pensioni, novità: Quota 41 per tutti obiettivo a lungo termine, lavoratori in protesta

Riforma delle pensioni: da Lega e Movimento 5 Stelle continuano ad arrivare conferme in merito all’estensione di Quota 41 - misura che consente di anticipare l’accesso alla pensione al momento in cui sono stati maturati 41 anni di contributi - per tutti i lavoratori.

Uno strumento molto atteso perché permetterebbe ad un’ampia platea di lavoratori - che hanno alle spalle più di 40 anni di lavoro - di andare in pensione in anticipo rispetto a quanto disposto dalla Legge Fornero. Oggi, infatti, Quota 41 è riservata ai solo precoci (coloro che hanno maturato 12 mesi di contributi prima del compimento del 19° anno di età) che rientrano in uno dei profili di tutela previsti dalla normativa vigente (disoccupati, invalidi al 74%, caregivers, usuranti e gravosi) e questo ne limita molto i numeri.

Dell’estensione della Quota 41 se ne parla nel contratto, quindi è a tutti gli effetti un obiettivo del Governo: tuttavia, ad oggi le prospettive sono molto a lungo termine, con Quota 41 che al massimo sarà estesa dopo la scadenza di Quota 100, fissata al 31 dicembre 2021.

Prima che i tempi per l’estensione di Quota 41 siano maturi, quindi, bisognerà attendere circa due anni e mezzo. E non è neppure scontato che ciò avvenga: gli attriti delle ultime settimane tra Lega e Movimento 5 Stelle, infatti, hanno posto diversi dubbi sulla tenuta del Governo Conte. Molto probabilmente l’alleanza durerà fino all’approvazione della Legge di Bilancio 2020, ma non è detto che successivamente Salvini e Di Maio continueranno a camminare per la stessa strada.

Insomma, ad oggi sull’estensione di Quota 41 ci sono più dubbi che certezze e questa situazione sta facendo infuriare coloro che nei mesi scorsi avevano avuto delle rassicurazioni in merito ad un’approvazione di questa misura già nel 2020.

Quota 41 per tutti si farà? Forse sì, ma non subito; lavoratori infuriati

Molti di voi probabilmente ricorderanno i mesi che hanno anticipato l’approvazione della Legge di Bilancio 2019; allora il Governo stava ancora riflettendo su quali provvedimenti attuare nella manovra, con la riforma delle pensioni che era ancora tutta da scrivere.

In un clima di incertezza Di Maio ricevette un gruppo di lavoratori - tra cui i rappresentanti del gruppo “41 per tutti-Lavoratori Uniti” - dicendo loro di stare tranquilli perché il Governo stava lavorando per attuare tutti gli obiettivi indicati nel contratto nel minor tempo possibile.

Dopo un anno, però, Quota 41 per tutti sembra essere diventato più uno strumento di propaganda politica che un obiettivo concreto del Governo; estendere questa misura nel 2022, infatti, andrebbe a penalizzare coloro che già oggi - o al massimo nel 2020 - hanno maturato i 41 anni di contributi che sarebbero sufficienti per andare in pensione, indipendentemente dall’età anagrafica, con Quota 41.

Nel 2022, infatti, la maggior parte di coloro che oggi richiedono a gran voce “Quota 41 per tutti” saranno andati in pensione con le regole - e qui il paradosso - della tanto discussa Legge Fornero.

Visti gli ultimi sviluppi gli interessati stanno cominciando ad organizzarsi per protestare contro il mancato mantenimento delle promesse: c’è chi propone una call action, altri che hanno in mente soluzioni alternative per tutelare la loro posizione.

Molto probabilmente la “battaglia” entrerà nel vivo dopo l’estate, quando il Governo comincerà a discutere di quali misure inserire nella Legge di Bilancio 2020.

Come spiegato da Durigon - Sottosegretario al Lavoro - sul fronte pensioni ci saranno novità per le sole donne, con un’ulteriore proroga di Opzione Donna e un bonus contributivo per ogni figlio. Non ci sarà invece Quota 41 per tutti che - lo conferma Durigon - “è un obiettivo a lungo termine del Governo in carica”.

Ma quanti saranno davvero disposti ad aspettare?

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